Portare il pannolino 24 ore su 24 per anni interi non dev’essere proprio una cosa piacevole (mai comunque quanto cambiarli, quegli stessi pannolini, ma questa è un’altra faccenda). Se a questo si aggiungono arrossamenti, bruciori, pruriti e vere e proprie ulcerazioni, direi che l’esperienza può diventare un vero incubo. Ma la dermatite da pannolino è davvero “inevitabile”? Ecco qualche consiglio per cercare di prevenirla, limitando quindi il ricorso a trattamenti farmacologici una volta che il problema è comparso.
Posiziona il fasciatoio in bagno
Sarà più difficile cedere alla tentazione di saltare il bidet “solo per questa volta”. Lavare con acqua tiepida il bebè ad ogni cambio riduce il rischio di arrossamenti e infiammazioni cutanee.
Compra meno salviettine
Per la stessa ragione di cui sopra. Se puoi, non comprarle affatto, o almeno scegli un prodotto senza alcol e con ingredienti delicati.
Educa tuo figlio ai piaceri del nudismo
Restare col sedere all’aria il più tempo possibile tra un cambio e l’altro è un toccasana per la pelle. Se poi ve la sentite di provare a fare completamente a meno del pannolino, potete affidarvi alle tecniche di Elimination Communication o educazione precoce al vasino. Che permettono, appunto, di risolvere il problema a monte.
Allena il tuo naso (e la tua pazienza)
Meno tempo passa tra l’operazione di “evacuazione” e la pulizia del campo di battaglia, e meglio sarà per la povera epidermide del pupo. Inutile dire che spesso toccherà organizzare cambi rocamboleschi in situazioni a dir poco avventurose. Ma i papà che ci stanno a fare?
Asciutto e pulito non è sempre la cosa migliore
I pannolini più “performanti”, quelli sottili e super assorbenti, che lasciano la pelle asciutta e profumata, talvolta possono rivelarsi i più aggressivi per la pelle, perché contengono una maggiore quantità di gel assorbenti e di strati di plastica che limitano la traspirazione. A parte i lavabili, che possono scoraggiare qualcuno (ma vi giuro che si può fare!), in commercio esistono molti marchi di pannolini usa e getta “ecologici”, a base di materie prime naturali e privi di plastica. Oltre che avere un ridotto impatto sull’ambiente, in genere questi prodotti sono meglio tollerati dalle parti basse dei piccoli. Provare per credere!