E poi, senza preavviso, spunta il giorno in cui lui, dopo colazione e prima di andare all’asilo, ti chiede di accompagnarlo da lei, che nel frattempo sta giocando nella sua palestrina.
“Iaia! Iaia!”
Tu lo porti da sua sorella e assisti al primo, indimenticabile, scambio di sorrisi fraterni. Pelle d’oca. Lo spettacolo più struggente del mondo, in scena una mattina qualsiasi, soltanto per me.
La strada verso l’amore incondizionato è ancora lunga e impervia. Lastricata di competizione e insofferenza. Di urla e spintoni. Di (mie) domande e paure e lacrime. Ma oggi abbiamo percorso il primo miglio, e a me sembra di aver vinto la maratona di New York.
I miei figli sono fratelli. Piango di gioia per la fortuna che hanno.