La fascia portabebè è pratica
Perché consente di tenere il bimbo accanto a sé rimanendo sempre con le mani libere. Una condizione che permette di lavorare, fare la spesa, leggere, giocare con un altro figlio etc. Il tutto in totale sicurezza. È perfetta, inoltre, su terreni accidentati, in viaggio, durante escursioni e uscite all’aperto, in valigia.
La fascia portabebè fa bene al bambino
Perché, se usata correttamente (in particolare evitando la posizione “fronte mondo”, ndr) gli permette di assumere una posizione fisiologica ideale per lo sviluppo di scheletro e muscoli. Perché riproduce le condizioni intrauterine, previene i pianti serali, lenisce le coliche gassose, concilia il sonno. Perché rassicura e permette di scoprire il mondo per gradi, senza stress o stimoli eccessivi.
La fascia portabebè fa bene alla mamma
Oltre a semplificare la vita, favorisce l’attaccamento col bambino e l’allattamento al seno. Incoraggia il movimento, invogliando alle passeggiate. Consente di portare il bambino distribuendone correttamente il peso e assumendo una postura corretta.
La fascia portabebè è facile da usare
Una volta individuto il supporto ideale (ne esistono vari tipi, con caratteristiche differenti e adatti a bambini di diverse età), basta fare un po’ di pratica nelle varie legature, eventualmente con l’aiuto di una Consulente del portare. In rete esistono moltissimi siti e gruppi dedicati al babyewearing, con informazioni, video e immagini illustrative. Alcuni supporti, come le fasce elastiche per i neonati e i marsupi ergonomici, sono particolarmente facili da usare.
La fascia portabebè è amica dell’ambiente (e del portafogli)
In commercio esistono molti modelli realizzati con fibre biologiche e tinte atossiche. È molto semplice, inoltre, trovare fasce di seconda mano di ottima qualità (ad esempio su questo gruppo Facebook), oppure, per chi è in cerca di un acquisto a km zero, prodotte da artigiane di ogni zona d’Italia.