È giusto portare i bambini nei musei? Le mie 10 risposte!

by Silvana Santo - Una mamma green
portare i bambini nei musei è giusto?

Per la nostra famiglia, portare i bambini nei musei è un fatto abituale. Abbiamo cominciato a Bruxelles, quando Davide aveva pochi mesi, e se la dormiva alla grande nel marsupio, e da lì non ci siamo più fermati. L’ultima esperienza risale a poche settimane fa, in occasione della mostra Joan Miró. Il linguaggio dei segni, in corso al PAN di Napoli (fino al 23 febbraio 2020). Oltre a visitare l’esposizione con l’accompagnamento perfetto di una guida specializzata, Davide e Flavia hanno potuto partecipare a un fantastico laboratorio dedicato alla realizzazione del “loro Mirò”, utilizzando tecniche e materiali di vario tipo (leggete oltre per ulteriori dettagli). Per noi, ripeto, portare i bambini nei musei è una prassi normale e scontata, ma non credo che sia così per tutte le famiglie. Il binomio bambini-museo suscita forse ancora delle perplessità e dei timori.

E allora mi fa piacere condividere con voi quelle che sono per me 10 ragioni per cui portare i bambini nei musei!

1. Portare i bambini nei musei per educarli al rispetto

La nostra generazione, forse, ha un po’ l’ossessione dei luoghi “child friendly”. Come se l’infanzia fosse una specie di “porto franco” e i bambini dovessero frequentare solo posti a loro misura, in cui sia consentito correre, urlare, saltare, e dove tutto sia infrangibile o sostituibile con poca spesa. Io, che pure non disdegno parchi gioco, teatri per bambini e simili, sono invece convinta che i piccoli debbano abituarsi anche a stare in posti che esigono rispetto, attenzione e cura. E i musei, da questo punto di vista, sono perfetti. È semplice? Certo che no. Funziona sempre alla perfezione? Non è detto. Ma alla lunga paga, ed è questo quello che conta.

giusto portare i bambini nei musei?

2. Esporli alla vera bellezza

Molti di noi vivono in ambienti urbani non esattamente votati alla bellezza, circondati dal cemento e dalle automobili. I bambini crescono distanti dalla natura, esposti a un concetto spesso fuorviante di bellezza, che si basa su criteri stereotipati, artefatti, omologanti. Portare i bambini nei musei significa invece esporli a una bellezza di ampio respiro, diversificata ed eterna. Mostrare loro di quante meraviglie è capace l’essere umano, semplicemente attingendo alle sue emozioni e alla ricchissima bellezza del suo mondo interiore.

3. Portare i bambini nei musei, una lezione di vita

Anche l’opera d’arte apparentemente più semplice e banale è frutto di studi, esercizio, impegno e dedizione. Portare i bambini nei musei consente di offrire loro, in modo concreto, spontaneo e per nulla didascalico, una lezione sul fatto che anche il talento più vivido richiede passione e costanza per portare risultati importanti.

4. Sentirsi in pace

Forse questo capita soltanto a me, ma trovo da sempre che i luoghi d’arte, con la loro luce, la solennità e il trionfo del bello, contribuiscano a regalare pace, armonia e speranza. Quando sono inquieta, niente come la natura incontaminata e le opere d’arte riescono a darmi serenità, e mi piace pensare che possa essere lo stesso per i miei figli, anche se magari per il momento non se ne rendono ancora conto.

perché è giusto portare i bambini nei musei

5. Cimentarsi in prima persona

Se siete in dubbio se portare i bambini nei musei o meno, sappiate che in molti siti vengono proposti laboratori creativi in cui i piccoli visitatori (e a volte non solo loro) possono trasformarsi in piccoli artisti, dando libero sfogo alla loro fantasia. La mostra Joan Miró. Il linguaggio dei segni è solo una delle tante iniziative culturali che offrono questa possibilità.

6. Migliorare la loro autostima

L’arte ha la straordinaria prerogativa di essere universale e unica allo stesso tempo: non esiste probabilmente altro terreno che permetta all’uomo di esprimere se stesso in piena libertà, al di là di canoni prestabiliti e rigidi schemi. Una lezione di autenticità e di autostima per tutti i bambini! Nel caso di mio figlio Davide, che non ha una particolare inclinazione vero il disegno realistico, conoscere l’arte di Mirò, i suoi linguaggi personali e inconsueti, le sue tecniche insolite e composite è stato ad esempio molto utile per rivalutare le proprie velleità artistiche e acquisire un pizzico di fiducia in più.

motivi per cui portare i bambini nei musei

7. Perché portare i bambini nei musei? Perché è divertente!

Nell’immaginario comune, spesso i musei sono ancora considerati luoghi noiosi, vecchi o “pesanti”, soprattutto per i bambini. Niente di più sbagliato! Gli ultimi decenni hanno completamente rivoluzionato lo spirito, le tecniche e l’approccio dell’allestimento museale. Le mostre d’arte e i musei sono ormai luoghi interattivi, stimolanti e divertenti, dove è possibile fare esperienza di postazioni digitali, installazioni, percorsi espositivi concepiti appositamente per i bambini o le famiglie. E spesso offrono attività creative in cui cimentarsi in prima persona. Due esempi su tutti? Il Lousiana Museum di Copenaghen, che ospita un’intera ala dedicata ai bambini, dove è possibile realizzare capolavori di pittura, scultura, ceramica, etc. E ovviamente la mostra napoletana dedicata a Mirò!

8. Fare esperienza del silenzio

Una delle cose che talvolta i dissuade i genitori dal proposito di portare i bambini al museo è il timore che possano disturbare, infrangendo il silenzio che di norma pervade le gallerie e le mostre d’arte. Secondo me, al contrario, poter sperimentare luoghi silenziosi è quieti rappresenta un occasione molto preziosa per i nostri figli, costantemente esposti a rumore, musica, caos e frastuono. Il silenzio placa, rasserena e contagia: provare per credere!

9. Aprire loro nuovi orizzonti

Nessun luogo come i musei ospita una altrettanto ricca varietà di espressioni creative e personali sussulti. La storia dell’arte regala stimoli sempre nuovi, punti di vista originali e orizzonti mentali ed emotivi inesplorati.

10. Rendere felici mamma e papà

Last but not least, visitare i musei può essere (lo è nella nostra famiglia, perlomeno) un’esperienza magica e irrinunciabile per mamma e papà, e questa costituisce di per sé una ragione sufficiente per portarci anche i bambini. Perché, anche se siamo diventati un po’ “bimbocentrici”, una famiglia è anche questo: rispettare e valorizzare le esigenze e i bisogni di tutti, genitori inclusi. E farlo insieme, con rispetto, pazienza e voglia di condividere.

mostra mirò napoli con i bambini

Come visitare la mostra “Joan Miró. Il linguaggio dei segni” con i bambini

La mostra dedicata al genio catalano, in corso al Palazzo delle Arti di Napoli (PAN, via dei Mille 60) fino al 23 febbraio 2020, propone percorsi di visita e attività creative per bambini che coinvolgono ben cinque associazioni – Arteteca at work; Archipicchia! Architettura per Bambini; Associazione culturale Kolibrì; La Bottega del Liocorno; Il Cerchio Quadrato Onlus – attive da anni nel progetto PANkids dedicato appunto ai visitatori piccoli e giovanissimi. Oltre a visite guidate espressamente concepite per bambini, famiglie, scuole e adolescenti, è possibile partecipare a laboratori di manipolazione, architettura, lettura, narrazione, scrittura creativa e teatro diversificati per età. Flavia e Davide, in particolare, hanno potuto cimentarsi nel collage e nella pittura, utilizzando materiali a tecniche simili a quelli che Mirò impiegava nella realizzazione delle sue opere.

I laboratori sono disponibili tutti i giorni, al mattino per le scuole e nei seguenti orari per le famiglie:

Dal lunedì al venerdì ore 14.00-16.30; ore 16.30-19.00
Sabato e domenica: ore 10.00-12.30; 16.30-19.00

I costi invece sono i seguenti:

sotto i 6 anni: biglietto gratuito e laboratorio € 5
dai 6 ai 18 anni: biglietto € 5 e laboratorio € 5

Info e prenotazioni: 334 1324281 (anche WhatsApp) oppure info@mostramironapoli.it

Ulteriori dettagli sul sito del PAN.

 

portare i bambini nei musei

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2 Commenti

L'angolo di me stessa 13 Dicembre 2019 - 15:28

Noi quest’estate siamo stati al Guggenheim e ammetto candidamente che è piaciuto più ai due grandi che a me e mio marito, non proprio appassionati di arte contemporanea!
Il punto numero 1 è decisamente quello che mi piace di più! Finalmente qualcuno che non pensa che si possa vivere anche al di fuori del child friendly, anzi sia importante per loro capire che non si vive solo per loro!

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Silvana - Una mamma green 16 Dicembre 2019 - 14:37

A me invece il Guggenheim è piaciuto tantissimo! Sia quello di NYC che quello di Bilbao! <3 A mio marito non tanto, invece! 😉

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