Quando hai due figli scopri che ti avevano mentito in molti. Che avere due figli, certo, significa amarli con l’identico, non misurabile, trasporto ma, allo stesso tempo, in modi del tutto diversi tra loro. Arrabbiarti con ognuno in modo differente, preoccuparti, esaltarti e riconoscerti per cose che variano profondamente da figlio a figlio. Che ognuno di loro evoca nella tua mente una sensazione specifica, che prima non avevi mai provato e che, ne sei sicura anche senza saperlo, resterà per tutta la vita esclusiva e perfettamente definita. Come se ciascuno dei due occupasse un posto non casuale dentro di te. Esclusivo e non intercambiabile. Quello che senza di loro sarebbe rimasto vuoto per sempre.
Davide, nel mio caso, è un impasto struggente di tenerezza ed empatia. Un amore molto cerebrale, mai del tutto sgombro da una sottile nota di apprensione e da un fugace senso di colpa. Faticoso, nel senso più edificante del termine, come le cose che ti riempiono l’anima e i sensi e le membra quando la sera te ne vai a dormire. Perché è fiducia da riguadagnare tutti i giorni, paura da vincere insieme e sicurezza da conquistare per lui oltre che per me. Un sentimento accorato, lievemente imbevuto di nostalgia, una infinita passione malinconica, che sa di immedesimazione e di profezia. Come guardarmi allo specchio e scorgere quello che sono e quello che sono stata, un amore di quelli che ti commuovi come fosse niente.
Flavia è la pienezza dell’amore mammifero. Tattile, olfattivo, ormonale. Pura chimica. Un’intesa istintiva, ma non per questo scontata. È l’appartenenza senza dubbi, granitica come un punto esclamativo, talmente solida da sembrare, in fondo, temporanea e labile. Un sentimento lieve, che rassicura, una sconfinata passione carnale che sa di pelle e di baci, vissuta nella speranza tremebonda che non si consumi mai. Come guardarmi allo specchio e scorgere quello che sono e quello che sarei voluta essere, un amore di quelli che ti commuovi come fosse niente.
Amare due figli è amare altrettante parti di te, e contemporaneamente, molte delle cose che ti mancano. In modo totalmente esclusivo per ciascuno dei due, ma entrambi nella stessa, identica, misura. Amare due volte, amare il doppio. Come se avessi due cuori.
17 Commenti
Le tue parole sono poesia, i termini scelti perfetti: leggo le tue righe, mi emoziono perchè capisco e colgo quello che vuoi dire e nel contempo non posso non “invidiarti” per il modo perfetto in cui tu riesca a descriverle, è come se le emozioni di cui parli avessero trovato un vestito perfetto e tu fossi stata impeccabile nel cucirli!
E io, invece, vorrei viaggiare quanto e come te, e saper “portare a spasso” anche i tuoi lettori come sai fare tu! Grazie di cuore, davvero. ♡
Sono molto colpita dalla tua scrittura! E dai contenuti,ovviamente!
Grazie mille, Giulia.
Scrivi davvero bene, aspettiamo che esca il tuo primo romanzo?! Anche se non avrei saputo descriverlo così, é molto simile a quello che provo per le mie figlie, nello stesso ordine. Chissá se molto non dipenda dalla loro etá. Forse quello che sentiamo per quelle che allattiamo lo abbiamo giá provato per i grandi e non lo ricordiamo. Cosa accadrebbe se arrivasse un terzo? Noi non riusciamo a immaginarlo, ma in quello che sentiamo per le seconde cambierebbe qualcosa…
Sai che è un punto di vista molto interessante? Nel mio caso sono certa che abbiano il loro peso il modo in cui sono arrivata alla nascita dei miei figli, le gravidanze, lo stato d’animo dei primi mesi, oltre inevitabilmente al loro carattere. Grazie per il complimento, quanto alla tua domanda… mai dire mai! 😉
Bellissime parole! Mi hai commossa, scusa il mio Italiano. Sei riuscita a descrivere molto bene i tuoi sentimenti come mamma di questi 2 figli cosi diversi, devo dire che somigliano a i miei ma io non avrei saputo sprimere cosi bene questo amore fatale come lo chiamo io, perche strazziante e passionale non perche non sia bello. Penso che non se ne parla di quanto sia diverso amare ognuno dei nostri figli perche é qualcosa di molto intimo che vá lasciato alla scoperta personale di ciascuno. Un bacio
È esattamente quello che ho scritto su fb pochi giorni dopo la nascita della mia seconda figlia…mia madre, quando è nata mia sorella, mi ripeteva sempre che il cuore della mamma diventa più grande…per me é come avere due cuori: quando guardo una delle mie bimbe penso di amarla in modo talmente totale da non avere spazio per altro…poi guardò l’altra è penso esattamente la stessa cosa…grazie per il tuo bellissimo post!
Allora io ho tre cuori ;-)… Bellissime parole, davvero brava!
Allora, signora Piccolo Santo (che fa ridere molto): quand’è che scriviamo un libro? Ti romperò le palle finche non avverrà. Tu scrivi da regina, da dea, da sirena delle parole, da fata della sintassi. DEVI scrivere qualcosa di più articolato. DEVI. Sai in quanti saremmo con la bava alla bocca aspettando la pubblicazione? Tu rendi vivi e striscianti i sentimenti, sei pazzesca. E ti invidio. Perchè l’invidia, cristo santo (anzi, cristo Santo, che ridere) è un sentimento umano e io lo provo per questa tua scrittura che mi incanta e imbambola ogni volta. Sòcmel mò.
Incrocia le dita e tutto il resto, e vediamo che posso fare! 😉 Firmato, la signora Santino!
Bellissimo articolo!
Grazie, amica! 🙂
Complimenti, sei capace di parlare toccando il cuore senza essere banale, ci riescono in pochi. Grazie!
Grazie di cuore, Valeria!
Io sono un papà anziano di bambini ormai cresciuti. Interessante capire come come ama una mamma.
Grazie per i tuoi interessanti articoli.
Grazie a te, Tonino! 🙂