Di bambini “bravissimi” (ma solo fuori casa)

by Silvana Santo - Una mamma green

“Che bravi, questi bambini”. “Complimenti, sono stati tranquilli per tutto il volo!”. “Ma davvero li porti nei musei? E stanno buoni?” Frasi che negli ultimi anni ho sentito decine di volte, e che mi fanno sempre sospirare con un pizzico di sarcasmo, al pensiero di quanto meno “buoni e tranquilli” siano i miei figli quando sono a casa. Se chiedessi ai miei vicini un parere sincero sulla questione, dubito che sarebbero concordi nel definire “educati e silenziosi” Davide e Flavia.

Non so se dipenda dal fatto che fuori casa – in viaggio, ma anche semplicemente al cinema, durante un picnic o una visita guidata – la gestione della noia è più semplice per dei bambini piccoli (anzi, il problema proprio non si pone). Oppure che quando sono impegnati in una qualsiasi attività finiscono col litigare meno tra di loro, o ancora se possa influire il fatto di vivere in un appartamento molto piccolo, dove gli spazi sono ristretti e limitanti, e giocoforza condivisi. Magari è un mix di tutti questi diversi fattori, fatto sta che bisticci, pianti e “capricci” sono decisamente più frequenti quando i miei figli si trovano in casa. Anche quando viaggiamo, in effetti, dopo poche ore passate in camera o in appartamento sentiamo tutti la necessità di uscire, per evitare di finire a discutere o di innervosirci.

Mi è capitato di sentirmi dire che forse sono troppo indulgente, che ho il cuore troppo “tenero” e i miei furbissimi bambini tendono ad approfittarsene. O, viceversa, che le manifestazioni di insofferenza dipendono dalla mia eccessiva rigidità nei confronti di Davide e Flavia (Sei bello, e ti tirano le pietre; sei brutto, e ti tirano le pietre).

Qualcuno invece sostiene che i bambini si sentano talmente a proprio agio solo al cospetto dei propri genitori, che siano, di fronte a loro, così sicuri di essere amati a prescindere dai propri difetti da concedersi “di mostrare il peggio di sé”, senza particolari remore. Come se i pianti, la reticenza, i conflitti, potessero essere manifestati solo in presenza di chi – mamma e papà, appunto – sarà disposto a perdonare ogni limite, perseverando nel proprio amore incondizionato. Io non so quanto ci sia di vero in questa teoria, ma so che a volte è davvero faticoso dover riuscire ad accogliere anche i lati o i momenti dei miei figli che meno mi vanno a genio.

Speriamo almeno che duri il più a lungo possibile la relativa tranquillità fuori casa. Così, se non altro, ho la scusa pronta per continuare a organizzare viaggi e uscite come se non ci fosse un domani.

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6 Commenti

CHIARA GUIDI 5 Settembre 2019 - 13:35

Cara Silvana, in questi giorni di fine estate il tuo post casca a fagiuolo come si suol dire e mi ci ritrovo come non mai.
I miei figli, di 9 e 6 anni, sono dei bambini per i quali riceviamo continuamente complimenti, dall’ albergatore alla maestra, dalla mamma di amichetti al salumiere, tutti ci dicono che sono bravi e, alla mia alzata di spalle e occhi stralunati, rispondono “eh signora ma non ha visto gli altri in giro!”. percio’ in sostanza spesso mi rassicuro di stare facendo un buon lavoro, se non altro senza fare troppi danni.
Pero’ tra le 4 mura, e lo dico relativamente perche’ abbiamo una casa spaziosa, col giardino, cane e gatti, l’ orticello e vicini di casa con cui giocare, beh li’ sono delle iene.
Nonostante i miei sforzi associati coerentemente con quelli del papa’ di rendere le loro ( e le nostre) giornate felici e divertenti, abbiamo davanti due muri di gomma che se fosse per loro si dedicherebbero ai videogiochi a oltranza (cosa che ovviamente non e’ permessa!). Insomma gestione della noia e degli spazi vuoti zero carbonella.
C’e’una soluzione a tutto questo? Posso continuare a sentirmi una madre decente? Non lo so. A volte, soprattutto in questo ultimo periodo, oscillo tra l’incompreso e il furastico e non mi capacito di quanto i miei figli, e tutta questa generazione, che ha tutto ma sembra non avere e non apprezzare niente.

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Silvana - Una mamma green 9 Settembre 2019 - 13:19

Ti capisco bene (purtroppo) e ti mando un abbraccio solidale. Non sei la sola, come vedi. E risposte al momento non ne ho…

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L'angolo di me stessa 5 Settembre 2019 - 14:51

Sono della scuola che mostrano a noi il peggio perché possono permetterselo e sinceramente se poi fuori mi becco i complimenti perché si comportano bene, sono contenta così.
Se ti consola comunque oggi una mamma di scuola mi ha detto che i miei figli hanno voglia di ritornare a scuola perché non vogliono stare con me visto che sono un carabiniere secondo lei. Sinceramente? Meglio carabiniere, che avere dei figli ingestibili come vedo molto spesso fuori da scuola…

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Silvana - Una mamma green 9 Settembre 2019 - 13:20

Io sono un carabiniere, ma sono comunque ingestibili! 😀

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L'angolo di me stessa 10 Settembre 2019 - 14:34

Secondo me li vedi tu ingestibili (come io vedo i miei), ma ti garantisco che vedo certe cose che voi umani…non credo, da quello che leggo, che i tuoi fanno parte di questa categoria 😉

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Sabrina 10 Settembre 2019 - 11:47

Anch’io sono dell’idea che in casa i bambini si sentono più a loro agio e quindi si permettono cose che fuori casa non si permetterebbero mai. Del resto, è normale. Anche noi adulti fuori non ci comportiamo allo stesso modo che in casa. E meno male! Ogni luogo ha le sue regole e i bambini lo percepiscono.
Personalmente preferisco che siano educati fuori casa e che a casa, poi, si sfoghino un po’, anche se a volte è davvero difficile contenerli. 😉

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