Ci fanno impazzire, a volte. Fanno cose che mal tolleriamo, che ci indispongono, che addirittura ci feriscono. I nostri figli a volte risultano incomprensibili per noi stessi che li abbiamo messi al mondo, che li abbiamo impastati a partire dal nostro DNA, che ogni giorno cerchiamo di crescerli al meglio delle nostre facoltà. Magari strepitano, magari sono irascibili, magari sono mortalmente insicuri o si lamentano di continuo. Magari sono distratti, lenti, dimenticano le nostre raccomandazioni oppure le ignorano direttamente. Magari siamo costretti a ripetere loro la stessa cosa per decine di volte affinché, finalmente, ci ascoltino.
È frustrante, e faticoso. Però da un po’ di tempo mi chiedo se i figli, quando si comportano in un modo che ci spiazza o che ci irrita, non facciano semplicemente quello che, magari senza accorgercene, facciamo noi per primi. Forse sono io, in questo periodo, a essere irascibile o troppo incline ad alzare la voce. Forse sono io a essere distratta. Forse sono io a essere disordinata, ritardataria, approssimativa. Forse sono io a fare proprio le cose che mi danno fastidio nei miei figli. E forse sono proprio io a lamentarmi più del dovuto, a vivere le difficoltà con eccessivo scoramento, a piagnucolare anche quando potrei e dovrei farne a meno.
Non dico che sia sempre così, né che ogni cosa che facciamo – o che siamo – condizioni pedissequamente i nostri figli. Ci mancherebbe. Però a volte, nel notare quello che non va nei nostri figli (e negli altri in generale) tendiamo a trascurare quegli atteggiamenti in noi stessi. O forse a dimenticare che anche noi siamo stati bambini. Distratti, svampiti, lenti e insicuri.
2 Commenti
È così…dura ….ma molto vero e loro sono di una sensibilità unica e trasparente
Già, che fatica!