Ho capito, da quando sono madre

Ho capito, da quando sono madre, che essere madre è la cura più poderosa alla solitudine esistenziale, ma è una cura transitoria e per certi versi controproducente. Perché ti espone in modo inevitabile alla perdita, all’abbandono, alla lacerazione. Fin da quando viene tagliato il cordone ombelicale che ti legava a tuo figlio, sai che la tua esistenza sarà, in un certo senso, un lento e interminabile distacco da lui, che pure ha fatto parte di te per tanto tempo.

Ho capito che il mio metabolismo sta recuperando tutto il sonno che ho perso io da quando sono nati i miei figli.

Ho capito, da quando sono madre, che l’infanzia è un territorio sacro e inviolabile. Che garantire ai bambini un’infanzia di amore, serenità e libertà dovrebbe essere la missione di ogni adulto che si rispetti.

Che il tempo corre come un pazzo quando dovrebbe rallentare, e resta immobile a guardarti patire quando tu vorresti che volasse via.

Ho capito che l’amore di un figlio ti guarisce ferite profonde, anche se erano andate in cancrena. Ma può anche infliggertene di nuove, devastanti e incurabili. Oppure riaprire cicatrici antiche, che pensavi avessero smesso di pungere per sempre.

Ho capito che non sopporto la maleducazione, la prepotenza, la prevaricazione e l’ingiustizia. Ma questa, a pensarci bene, è una cosa che sapevo già.

Ho capito che esistono leggi di natura contro le quali è impossibile combattere. Per esempio quella per cui un bambino in età prescolare dormirebbe volentieri almeno fino alle 8 dal lunedì al venerdì, ma balza in piedi con gli occhi sbarrati alle sette meno un quarto di ogni sabato e di ogni domenica che Dio manda in Terra.

Ho capito, da quando sono madre, che amare i miei figli con tutto il cuore non farà mai di me una che prova un automatico trasporto per i figli degli altri, una che “ama i bambini” a prescindere. Una che sorride istintivamente alle pance gravide, o che getta sguardi inteneriti ai neonati nelle carrozzine.

Ho capito, da quando sono madre, che gli altri genitori non andrebbero mai giudicati. Che le altre persone non andrebbero mai giudicate. Il che non significa affatto non riconoscerne gli sbagli, le mancanze, i limiti e le debolezze. Non fare il possibile per guardarsi dagli stessi errori. Ma significa semplicemente sospendere il giudizio sulle persone, perché non ne conosciamo il passato, gli spettri, le fatiche quotidiane.

Da quando sono madre ho capito che spesso le persone non dicono la verità*. Che la tacciono, la mistificano, la edulcorano o la stravolgono completamente. Che in certi casi la gente mente finanche a se stessa, più o meno consapevole di farlo. Per insicurezza, per timore del giudizio altrui, per attitudine istintiva alla negazione. Per tentare di convincere il prossimo, e di rimbalzo la propria coscienza, di essere più vicina alla perfezione di quanto non sia. (*Mi ci sono voluti due figli e 37 anni per capirlo, già. E a volte ancora mi sorprendo).

Ho capito che non tutto quello che un bambino (non) dice o (non) fa dipende dall’educazione che ha ricevuto, o dall’esempio che ha sotto gli occhi ogni giorno. Che due fratelli cresciuti nella stessa casa, e con le stesse regole, possono mostrare all’esterno attitudini e temperamenti molto diversi, che dipendono fortemente dal loro carattere, dall’età, dal vissuto strettamente personale che hanno alle loro piccole spalle. Ma che la qualità e l’intensità dello sforzo educativo di un genitore, nel lungo periodo, danno sempre dei frutti, e sono sempre visibili a chi osserva con attenzione.

Ho capito, da quando sono madre, di essere fragile e fortissima, disperatamente amata e inesorabilmente sola. Di essere pessima e straordinaria, cinica e piena di empatia. Ho capito di essere molto di più e molto di meno di quello che credevo.

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6 Commenti

esseremammalamiaverita 7 Maggio 2018 - 14:19

Bell’articolo. Complimenti

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Claudia 7 Maggio 2018 - 15:34

Mannaggia a te 😍😍👶👪💖

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Paola 10 Maggio 2018 - 00:03

Nessuna riesce a essere completa come te nelle descrizioni della maternità.

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Silvana - Una mamma green 10 Maggio 2018 - 12:20

Ma grazie, che complimento! 🙂

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Gianna 23 Maggio 2018 - 07:59

ogni volta che leggo penso “ecco! esattamente così!” 🙂

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Silvana - Una mamma green 24 Maggio 2018 - 13:39

Grazie 🙂

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