“Mamma, quando divento grande posso stare di nuovo nella tua pancia?”
Così mi ha detto mia figlia qualche giorno fa, dopo che le avevo spiegato come sono nati lei e suo fratello.
“Sarebbe bello, Flavia – le ho risposto – ma oltre ad essere impossibile non sarebbe neanche tanto giusto”.
Sarai tu, una volta cresciuta, a portarmi dentro la tua pancia, se lo vorrai. Dietro la minuscola voragine del tuo ombelico, attraverso il quale sei stata legata a me da una magia di aria, zucchero e sangue. In quello spazio vuoto, tra il tuo cuore e il tuo respiro, in cui si annida il ricordo di quando siamo state una cosa sola.
E io ci sarò, se ne avrai bisogno, a contenerti e ripararti. Come quando ti cullavo ad ogni mio passo e ti parlavo con voce di carezze.
Non tornerai mai nella mia pancia. Ma sarai in me per sempre, come un’impronta indelebile impressa dal di dentro. E il ritmo del mio cuore, che ha pompato la vita nel tuo corpo trasparente di girino, accompagnerà la tua memoria inconsapevole fino all’ultimo dei tuoi giorni.
Ti basterà fare silenzio per sentirne il suono. Come una ninna nanna composta solo per te, che non finisce mai.
3 Commenti
Sono parole bellissime Silvana, belle e struggenti. Anche il mio piccolo mi ha chiesto la stessa cosa.. com’è difficile e bellissimo vederli crescere e allontanarsi da noi per fare la loro vita. Come scrivi tu saremo sempre nella loro memoria inconsapevole.
Dolcissima come sempre ❤️
😍😍😍