I 5 complimenti rivolti ai bambini che proprio non capisco

Chiariamolo subito. A me i complimenti piacciono. Adoro riceverne e mi piace farne, specie ai bambini. Non penso che complimentarsi con un bimbo lo renda un narciso o un egomaniaco, anzi. Sono convinta che riconoscere i meriti di una persona di qualsiasi età sia un balsamo corroborante per l’autostima e la sicurezza di sé. Però ci sono delle osservazioni che trovo davvero incomprensibili. Inspiegabili, prive di significato. Come se avesse senso complimentarsi perché un bambino è molto biondo o particolarmente castano.

Questo bambino è molto socievole
Come se essere timidi, o semplicemente poco espansivi, rappresentasse un difetto o qualcosa di cui non andare fieri. Io invece rivendico il sacrosanto diritto alla timidezza dei bambini (e non solo il loro), e soprattutto la pari dignità di tutti i caratteri. Sociopatici di tutto il mondo, uniamoci!

Com’è tranquillo…
Siamo tutti d’accordo che gestire un bambino o un neonato non particolarmente vivace sia una vera pacchia per i genitori. Ma questo non vuol dire che la “tranquillità” rappresenti di per sé un pregio per cui complimentarsi. Non è che i bambini vivaci soffrano di un qualche difetto di produzione, o che non esserlo dipenda da una particolare bravura dei genitori.

Che grande, questo bambino!
In genere vale soprattutto per i neonati: sembra quasi che sfornare piccoli giganti costituisca un motivo di vanto, o che i bimbi paffuti siano più in salute degli altri. Ebbene, vi dò una notizia: non esiste alcun premio in denaro o in gloria per il poppante più grasso.

Come sei ubbidiente!
Questo è un problema mio, lo riconosco: ho qualche difficoltà con il termine e col concetto di obbedienza. Rimanda, nella mia testa, a un’idea dell’educazione come un qualcosa che si impartisca dall’alto, una specie di lezione scolastica d’altri tempi. Mi fa pensare a un equivoco tra autorevolezza e autorità, alla sacrosanta figura genitoriale confusa con quella di un “superiore”. Sarà per questo che non riesco a farmi obbedire neanche dal gatto?

Sei più bravo/bello/grande di…
Detto magari in presenza del termine di paragone, che spesso è un fratellino o cuginetto del bambino meritevole di cotanto complimento. Direi che si commenta da solo.

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1 Commenti

GiorgiaXPhile 22 Maggio 2016 - 18:25

Concordo! Sono mamma di una bimba di quasi 18 mesi, timida al primo impatto, che non elargisce sorrisi a chi non le garba, vivace ma con una certa eleganza che spesso viene scambiata per passività (da leggersi apatica…vedi quando è in fascia. “Il mio agitato com’è non ci starebbe mai!”…La mia evidentemente passa per una ameba), minuta e magrolina sin dalla nascita, pur avendo sempre mangiato come un adulto.
E quei complimenti rivolti agli altri, magari con sguardo compassionevole rivolto a me, o un “rimprovero” perché non è grande/estroversa/superagitata/supertranquilla, mi fanno alzare gli occhi al cielo. A volte me le fanno girare vorticosamente.
Ma lei è la mia bimba che sta crescendo con il suo carattere, i suoi difetti e le sue mille qualità. E “gli altri”, come al solito, dovrebbero imparare a tenere i commenti per sé!
PS: complimenti per il blog! Lo leggo sempre molto volentieri!

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