La natura che si risveglia, i sensi che si riaccendono. Il desiderio che torna a palpitare, la luce che bagna le cose come miele dorato.
La primavera è qui.
Puntuale come sempre, anche se più calda del normale, almeno per il momento. I profumi, gli alberi pieni di gemme, le sagome dei pipistrelli che si stagliano eleganti sul cielo del tramonto. I nidiacei sacrificati dalla legge di selezione naturale.
Io ci sono nata, in primavera. In un certo senso, questo periodo dell’anno è sempre stato un ritorno alle origini, per me.
La piccola casa in cui vivo, tra aprile e giugno, si illumina di bagliori e si riscalda come le braci di un falò sulla spiaggia. Cammino scalza sul pavimento fresco, faccio sogni che riescono ancora a meravigliarmi. Frammenti di musiche lontane entrano a sorpresa dalle finestre di nuovo aperte. La vita brulica, pulsa, riluce.
Ma allora perché da una decina di giorni mi sento come se dovessi riprendermi contemporaneamente dalla più colossale delle sbronze e da un fuso orario antipodale?
(No. Non sono incinta. Ma se lo fossi almeno avrei una scusa per schiantarmi sul divano e mangiare come se non ci fosse un domani).
2 Commenti
Dicono la primavera faccia questo effetto.
Io di solito rimedio con qualche fialetta di integratore che prendo in erboristeria.
Posso dirti che sulla foto in alto a sinistra, la tua bimba assomiglia incredibilmente alla mia!! <3
Allora, per proprietà transitiva, tua figlia somiglia un pochino anche a me! 😛 Valuterò un integratore, grazie!