Compro una vocale

Forse è perché ho vissuto a lungo nella Capitale e ho da quelle parti ancora un sacco di cari amici.

Oppure perché quando avevo quattro anni mi piaceva Cerezo.

Forse dipende dalla passione inusitata del mio uomo per gli spaghetti alla carbonara.

O è solo che le parole che finiscono per consonante suonano troppo esotiche sulle labbra esitanti di un non-ancora-treenne.

Il fatto è che da un po’ di tempo il mio primogenito ha preso a somigliare sempre più a una imitazione tappa di Totti. Un Aldo Fabrizi appena meno paffuto, un Piotta stonato e coi capelli più corti.

E così casa nostra è frequentata da Topo Tippe e Peppa Pigghe (accompagnata spesso da suo fratello Giorge), le cose che si spezzano fanno cracke e la musica si ascolta su Yutubbe.

E dalle nostre parti è diventato consueto udire frasi come questa:

Mamma, ti paccio bedere: Danide mangia yoperte e e guadda i PowPatrolle sul camionne. E sul pulmanne! 

Ci manca che chieda di essere accompagnato alla fermata degli auti e la trasformazione sarà completa.

Siamo ancora lontani, mi sento di dire, dal primo, indimenticabile, limorta’. Ma forse è solo questione di tempo: dopo tutto, Rome wasn’t built in a day.

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2 Commenti

Serena 9 Ottobre 2015 - 11:14

che spasso! Non vedo l’ora di ascoltare la mia 4mesenne, che al momento pronuncia solo interminabili aaaaaaaahhhh oooooooooh! 😀

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Anna 9 Ottobre 2015 - 13:49

Noi mangiavamo guttù che poi é diventato gutto, dopo aver beveto…

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