Se il Genio della lampada mi consentisse di esprimere tre desideri per i miei figli, credo che chiederei per loro salute, passione e l’amore per i libri. E non c’entrano nulla la cultura e la conoscenza, né la voglia di una madre un po’ radical-chic di sapere i suoi figli sempre “in buona compagnia”. Non è questo. È che al mondo non c’è niente come la lettura – nemmeno i viaggi, probabilmente – che permetta con altrettanta facilità di vivere altre vite mentre sei alle prese con la tua.
È nei libri che ho letto, che sono stata tutte le persone che sarei voluta diventare, quelle che ho deliberatamente scelto di non essere e quelle che mai avrei saputo neanche immaginare. Dentro i libri ho visitato luoghi che non vedrò mai e altri che nemmeno esistono, ho riconosciuto e compreso davvero posti noti e panorami familiari.
Ho pregato divinità preistoriche e parlato lingue misteriose, assaggiato prelibatezze esotiche e indossato abiti d’epoca. Ho combattuto guerre sanguinarie, consumato amori struggenti, partorito e perso decine di figli. Cavalcato draghi, consultato oracoli, spezzato incantesimi. Ho subito e inferto violenze indicibili, ho sfidato le sorti più avverse, ho spezzato catene, salvato vite, emesso sentenze di morte. Condotto arrembaggi corsari e abitato stagioni remote.
È in fondo a un libro che sono scappata, tutte le volte in cui non mi piaceva quello che stavo diventando, o quello che era diventata la mia vita. Tra le pagine di un libro ho dimenticato i dolori più lancinanti, dissolto la noia più ostinata, sconfitto la solitudine più soffocante. Esorcizzato la paura e la debolezza.
Senza i libri sarei una persona più triste, più sola, più povera. Una persona peggiore.
È per questo che leggo ai miei figli, e che lascio che vedano quanto mi piace leggere. Nella speranza che accettino il regalo migliore che io potrei mai fare loro: infiniti universi sempre a disposizione, in cui tutto può accadere. Che gli elefanti parlino la lingua degli uomini, che i cattivi diventino più buoni dei buoni, che i morti tornino in vita e che il tempo si fermi o scorra all’indietro. Finanche, ed è una delle cose che mi piacciono di più, che un topolino ritrovi la dignità che gli umani gli negano dai secoli dei secoli, smetta di essere trattato come un parassita zozzo e sgradito e diventi un amico simpatico che ti aiuta a non aver paura del buio.
Sono i libri, bellezza. Potere, sogno e libertà.
A partire dall’8 aprile trovate in libreria 4 nuovi volumi della collana Giunti dedicata a Topo Tip, il baffuto protagonista della serie di cartoni in onda su Rai Yoyo. Le nuove uscite si intitolano La mia giornata (il preferito di Davide), La mia famiglia, Dal dottore non ci vado! e Che paura il buio!, e si aggiungono ai precedenti titoli della collana.
9 Commenti
Un post perfetto anche per la campagna #ioleggoperché!
Assolutamente sì! 🙂
Sono completamente d’accordo con te. Anche io leggo ai miei bimbi alla sera. Per il momento ho optato su un libro di favole con le illustrazioni grandi dove mio figlio più grande si diverte a contare fino a 4. E come te una dei miei più grandi desideri è che si appassionino ai libri come lo è per me. La mia collezione di Piccoli Brividi è lì che li aspetta! Bellissimo articolo!
I Piccoli Brividi!! Quanti ricordi meravigliosi 😉 Grazie mille e un abbraccio.
Amo tantissimo leggere, è il mio passatempo preferitoe d è per questo che porto Miciomao in biblioteca e leggo con lui vari libri
Che bello! Speriamo di contagiarli 😉
Io ho già un paio di classici pronti. Ho chiesto a mio padre quelli che lui leggeva a me. Le pagine si staccano, ma é bello così. Speriamo sia ereditario!
Speriamo, davvero! 🙂
[…] gli straordinari benefici che i libri regalano agli appassionati. Sono consapevole di quanto leggere renda da sempre migliore la mia esistenza, e sono certa che una vita piena di libri sia un privilegio immenso, una grande fortuna, che mi […]