Ridatemi Mollica (Davide e la televisione)

by Silvana Santo - Una mamma green
Davide a Bucarest mentre guarda Spongebob in romeno. Almeno quello gli piaceva.

Davide a Bucarest mentre guarda Spongebob in romeno. Almeno quello gli piaceva.

In casa Mamma Green la tv si guarda senza eccessivi pregiudizi, anche se con una certa moderazione. A me e al papà di BigD piacciono moltissimo i film, le serie tv e lo sport, di cui siamo spettatori assidui per quanto non maniacali. Per una questione se non altro di coerenza, dunque, ci è parso fuori luogo porre veti categorici all’indirizzo di nostro figlio, a cui da qualche mese viene concesso, senza esagerare, un po’ di svago quotidiano davanti allo schermo. D’altra parte, crediamo che nell’ambito di una varietà di proposte di intrattenimento abbastanza ampia (dai giochi ai colori, dalle passeggiate al parco alla bicicletta, senza ovviamente trascurare il nido mattutino) un po’ di cartoni animati non possano nuocere poi così tanto.

Fin qui niente di diverso, penso, da quello che accade nella maggioranza delle abitazioni italiane.

La stranezza – perché quando si tratta di mio figlio difficilmente le cose assumono una connotazione “media” o, come si suol dire un po’ impropriamente, normale – è che Davide mostra verso i programmi televisivi un senso critico anomalo e insolitamente sviluppato (a tratti, diciamolo pure, insopportabile).

Tra digitale terrestre e Sky ha ha disposizione almeno una decina di canali tematici tra cui scegliere, ma di norma siamo fortunati se gliene va a genio uno. E per non più di pochi minuti di seguito, per giunta.

La scena tipica è questa:

“Davide, ti va se guardiamo un po’ di tv?”

Entusiasmo e felicità. Saltelli ed esclamazioni (disarticolate) di gioia.

Lui prende i telecomandi e li porta al genitore di turno.

Cominciamo con la tv a pagamento, dal canale 603. Lui osserva per non oltre 40 secondi, dopodiché inizia a scuotere il capo con severità e a riportare le mani dell’adulto sul telecomando, facendo chiaramente capire che la trasmissione non è di suo gradimento e che bisogna assolutamente e con estrema urgenza cambiare canale.

La scena si ripete invariata per l’intera piattaforma per bambini di Sky, di solito con un crescendo di insofferenza da parte del piccolo spettatore, che finisce puntualmente per spendere l’unica parola che conosce (“NO!”) per esprimere con maggiore chiarezza il proprio disappunto. Oppure per appropriarsi del telecomando nel tentativo di cercare qualcosa che sia di suo reale gradimento.

A quel punto, il malcapitato genitore passa, con le speranze già ridotte al lumicino (e maledicendo il momento in cui ha avuto l’idea brillante di proporre la televisione), ad esplorare il palinsesto del digitale terrestre, augurandosi di avere maggiore fortuna. Altri 4 o 5 canali, che normalmente vengono bocciati con sdegno e senza appello dal critico televisivo in erba. Abbiamo in casa il novello Paolo Mereghetti e nessuno ci aveva avvertito.

Fonte: Cinegiornalisti.com

Fonte: Cinegiornalisti.com

La verità è che l’unica cosa che piace davvero a mio figlio è un cartone animato mezzo canadese pieno di cagnolini supereroi, di cui ovviamente conosciamo a memoria tutti gli episodi. Se non lo mandano in onda – e a differenza di ben note serie di argomento suino, l’eventualità è abbastanza probabile – l’insuccesso, e la frustrazione, sono assicurati.

Inutile che stia qui a dirvi che questi benedetti cartoni animati non si trovano su Youtube, né in DVD né su qualunque altro circuito esistente.

Giuro che certi giorni mi manca tanto Mollica. Il “critico” cicciottello del TG1 che recensisce film, dischi e quant’altro. E che mai, in vita mia, ho sentito stroncare un’opera qualsiasi, fosse anche il più grande successo dei Jalisse in lingua spagnola. Giuro che se continua così faccio sparire il televisore. E pazienza per True Detective e Game of Thrones.

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6 Commenti

Lucia Malanotteno 16 Ottobre 2014 - 15:35

Che ridere!!! Me lo immagino che scuote la testa! Sul telefilm cagnesco… io non lo reggo più!

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LuV 16 Ottobre 2014 - 16:33

ahahah a Pisto i cartoni animati non piacciono per nulla… però diventa matto quando sente qualche canzone che gli piace aui canali di musica oppure alla radio. lui balla balla… abbiamo un piccolo roberto bolle in erba in casa!!! ;-))))))))))

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chiara 16 Ottobre 2014 - 18:26

Ma hai provato a scaricare i nostri vecchi cartoni? Magari Davide ha solo Buon gusto!

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Frafru 17 Ottobre 2014 - 09:37

Anche mio figlio impazzisce per paw patrol, ma noi lo troviamo su YouTube anche se in inglese (per me nessun problema, mio figlio fa la scuola bilingue da quando ha un anno quindi riesce a seguire i dialoghi)

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Luisa 17 Ottobre 2014 - 11:30

Uuuh, i Paw Patrol! In questo periodo ho la sigla che mi gira sempre in testa! Sono arrivata al punto di soprannominare la piccolina “Paw Pastròk” (alterazione del soprannome “Pastrocchi” assegnato dalla sorella maggiore)

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Barbara 17 Ottobre 2014 - 14:28

….noi andiamo a periodi….c’è stato il periodo di Spongebob , prima ancora quello della Signora in Giallo (ehm..si lo so, non è un cartone animato ma mio figlio nonostante i suoi 16 mesi, preferisce di gran lunga i telefilm….) Ora è innamorato della sigla di CSI New York (ovviamente evitiamo che si metta a guardarlo, ma la sigla per lui è un appuntamento quasi quotidiano per un paio di minuti di balletto assicurati!) in generale adora le pubblicità con musiche più o meno orecchiabili e ballabili… ma il top per noi(mamma compresa, anzi soprattutto per la mamma) è Shaun the Sheep. Peccato che dopo una breve apparizione su Rai due qualche mese fa (all’alba, ma per noi non è certo un problema, mattinieri come galli!) ora non lo trasmettono più. Si trova abbastanza facilmente su youtube ed in streaming.. E’ demenziale all’inverosimile, ma a me fa morire dal ridere. E Francy interessato dalle risate isteriche di sua madre più che da quello che lo schermo trasmetteva, ha cominciato ad interessarsi per finire incollato alla Tv anche lui…

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