Lo specchio dell’anima di una persona – quello vero – non sono gli occhi, né i libri che legge, né gli amici di cui si circonda. Lo specchio dell’anima di un individuo sono le vacanze in famiglia. Se vuoi conoscere la vera natura di una persona, chiedigli come passerà le ferie con compagno/a e figli.
Il vacanziero avventuroso
Se uno era parecchio movimentato da prima, dopo aver avuto dei figli cercherà di dimostrare a se stesso e al mondo che famiglia e avventura non sono un connubio poi tanto strampalato. Armato di fasce portabebè in colori sgargianti, zanzariere e Lonely Planet, parlerà del viaggio itinerante in Bolivia con i suoi gemelli di pochi mesi come dell’esperienza più rilassante della sua vita. Lo svezzamento a base di farina di tapioca e le passeggiate postprandiali nella Foresta Amazzonica saranno probabilmente i suoi aneddoti preferiti una volta tornato a casa.
Il vacanziero affezionato
È quello che ha passato tutte le 40 estati della sua vita nella stessa località balneare tirrenica/adriatica (barrare l’opzione più adatta), rigorosamente in appartamento, condiviso con il resto della famiglia allargata, inclusa l’anziana prozia vedova che dal 1987 non è più in grado di distinguere un paguro da una tellina. Una volta diventato genitore, dà per scontato che la tradizione proseguirà con la sua prole, semplicemente perché la sua forma mentis non prevede alternative.
Il vacanziero punkabbestia
Dipendente dalle compagnie low cost, strenuo sostenitore del bagaglio a mano, non capisce perché tanti genitori si lamentino della quantità di valigie necessarie per partire col pargolo. È in grado infatti di incastrare tutto l’occorrente per 10 giorni all’estero in una valigia formato tic-tac che rispetti i rigidi standard Easyjet, e si chiede sempre se non abbia in fondo portato troppi vestiti di ricambio. Accoglie con rammarico le risposte negative degli ostelli della gioventù alla domanda “Avete culle da neonato?” e aspetta con trepidazione che i piedi di suo figlio raggiungano il numero 24 per comprargli le sue prime Birkenstock.
Il vacanziero prudente
Sceglie destinazioni rigorosamente “bimbo proof”, che variano da Riccione a Vieste, da Bibione a Torre dell’Orso, passando per Bagnara Calabra e San Benedetto del Tronto. La località prescelta deve rispettare tutte le seguenti caratteristiche: presenza del mare («Perché ai bambini fa bene lo iodio»), spiaggia di sabbia, profondità massima dell’acqua non superiore ai 65 centimetri per almeno 250 metri dal bagnasciuga, ventilazione adeguata, raggiungibilità in auto. La possibilità accessoria di usufruire di uno stabilimento balneare con bagnino è molto gradita.
Il vacanziero babyclub
Aspetta la settimana di villeggiatura pensando con desiderio alle ore che suo figlio passerà con gli animatori, auspicabilmente di numero non inferiore alle 14 al giorno. La sigla della babydance è per lui il più celestiale dei suoni. La località di villeggiatura è del tutto ininfluente, tanto che spesso il vacanziero babyclub non ricorda neanche con precisione in quale regione abbia soggiornato.
Il vacanziero snob
Sceglie solo destinazioni alternative e radical chic, quasi sempre all’estero, come l’Albania o la Danimarca. Aborrisce come l’Ebola l’idea di alloggiare in un villaggio turistico e considera le escursioni organizzate alla stregua di una tortura corporale. Se durante la villeggiatura individua gruppi o famiglie provenienti dalla sua stessa regione, gira immediatamente al largo e, se accidentalmente intercettato, finge di non capire l’italiano. Prima di acquistare un souvenir, si accerta sempre che non sia made in China.
Il vacanziero da campeggio
Sinceramente convinto che il camper sia la quintessenza del relax e che il cambiamento climatico non costituisca una reale complicazione per le vacanze in tenda, considera dei rammolliti tutti coloro che soggiornano in hotel/appartamento/residence/b&b/ostello. Si entusiasma per tutti gli accessori in vendita da Decathlon nel reparto “escursionismo” e subisce come un’onta insuperabile la decisione dei figli adolescenti di rinunciare alle vacanze in campeggio in favore di una settimana a Barcellona con gli amici.
E voi, di che vacanze siete? 🙂
11 Commenti
La famiglia Calzino è un vacanziere “tutto a caso”: dove abbiamo voglia di andare, si va. Passiamo dalla mitica Misano Adriatico (giostrine, gonfiabili, sale giochi – più per il papà che per il figlio) al villaggio dell’isola eoliana senza elettricità.
Libertè, egalitè, casualitè 🙂
ps: ci manca il battesimo dell’aria di Pietrini… io sono una terrorizzata cronica del volo, nonostante centinaia di spostamenti alle spalle. E’ che con lui, ansia pa-pa-panico. Prima o poi, però, dovrò farmene una ragione e riprendere a volare…
Io invece ho più paura dell’auto, pensa un po’!
Noi non apparteniamo a nessuna delle categoria, piuttosto siamo un miscuglio del vacanziero snob (perchè evitiamo i connazionali, odiamo i villeggai turistici e le escursioni organizzate in gruppo, però la meta che sia di moda o no, va bene comunque e non disdegniamo souvenir di dubbia provenienza), vacanziero campeggiatore (senza camper, però, orrore!! Solo tenda…e amiamo Decathlon!) e avventuroso, a misura di bimbo però (quindi no mete esotiche o fuori mano, sì a passeggiate in mezzo alla natura con porte enfante e a mangiare quello che c’è).
Di sicuro, non quello prudente, affezionato e babyclub.
Se fosse per l’Alpmarito, non porteremmo neanche le mutande di ricambio, che tanto “sui può lavare sul posto e la mattina è asciutto”…se fosse per me, non basterebbero dieci valigie con guardaroba completo che poi, immancabilmente, non uso…ti lascio immaginare i litigi pre partenza!
Pure noi un bel mix, più o meno come voi! Ma io sono una maga delle valigie smilze 😉
io io presente e appena stata alla decatlhon da brava vacanziera da campeggio!!!
🙂
Evviva! Ci vado sempre anche io, pure se non faccio campeggio 😉
Io il vacanziero avventuroso, ma il bimbo mi ha rotto le uova nel paniere. Convinta a fare vacanza adventure come prima, munita di marsupio con copertura in pile impermeabilizzato e quant’altro, dopo 24 ore, causa escursione in quota con tempo pessimo, il baby di solo 1 anno si è ammalato 🙁 Me ne sono tornata a casa sentendomi una mamma incosciente!
Cose che capitano, a prescindere dalla destinazione che si sceglie. Non crucciarti.
Ahahah stupendo! Noi quest’anno siamo quelli “affezionati”. Stessa spiaggia della mia infanzia. Ma non perché non vediamo alternative, semplicemente perché NON NE ABBIAMO :(. altri saremmo un mox tra campeggio (roulotte però, non camper), e radical chic, più radical e meno chic ahaha. Per le valigie invece devo decisamente migliorare.
Prima o poi organizziamo un bel viaggio insieme! Molto radical e poco chic! 😉
io mi ritrovo in quasi tutte le categorie, tranne babyclub, prudente e affezionato XD e poi sono abituata a viaggiare in treno con una (ora due) bimbi con il minimo indispensabile… acc, devo fare la valigia!