«Davide, hai fame? Vuoi fare merenda?»
«Naa.»
«È ora di cambiare il pannolino, amore. Vieni!»
«N-n-nnn-n-nn.»
«Ti va di uscire a fare una passeggiata?»
«No-ooo!»
«Hai sonno, Davide? Prendo il tuo pigiama.»
«Nnnnnnnnnnnnn!!!»
«Giochiamo?»
«Na-na-na-na-na-na!».
«Vuoi ascoltare un po’ di musica?»
«Nuuuuuu!»
Mio figlio non sa ancora parlare, ma è bravissimo a dissentire.
L’adolescenza più precoce della storia dell’umanità.
Un anno di vita e lui si oppone. Contesta, eccepisce. Polemizza. E lo fa con tutto il corpo, per giunta. Scuote il capo con vigore, completando il movimento con una leggera torsione del collo. Nello stesso momento, fa oscillare le spalle come una ballerina di salsa, e, giusto per assicurarsi di non essere frainteso, spalanca con impeto le braccia tenendo le mani aperte. Qualche volta strizza pure gli occhi con aria di sdegno. No. Nein. Niet. Ogni cellula del suo corpo è perfettamente concentrata nell’atto del diniego. Opporsi è la sua unica missione. Al confronto, il Movimento Cinque Stelle è la quintessenza del compromesso.
Qualcuno insinua senza pudore che la colpa di tanta ostinata reticenza sia mia. Che il mio gene rompicoglioni del senso critico sia finito pari pari nei cromosomi di Davide e che solo per questo ci attendono interminabili decenni di ribellioni quanto meno verbali.
Ma io conosco la verità! Il fatto è che quando ero piccola, in tv davano sempre quello spot dell’ananas in lattina. Quello in cui lo schiavista col panama in testa assaggiava un ananasso nella polvere e concedeva il suo decisivo assenso a un sottoposto con la radiotrasmittente. Quello che succedeva dopo il suo sì, la pubblicità lo mostrava solo in minima parte, ma a me quel tizio bianco bianco sotto quel sole forte forte è sempre stato antipatico. E adesso, che pagherei per tanta arrendevolezza, mi ritrovo con un piccolo uomo (della pianura) che dice sempre no. La perfetta nemesi monosillabica.
Mi sa proprio che ho bisogno di un drink.
10 Commenti
Il mio un periodo diceva a qualsiasi domanda NOOOOO e poi babene!
Doppia personalità?
Babbabia! Speriamo siano soltanto due! 😛
Ti sono vicina.
Grazie mille volte.
La mia seconda invece annuisce. Ti rendi conto? Ha imparato a dire sì prima di no.
Poi però ho capito che lo fa compleatamente a caso.
Non so cosa sia peggio, davvero.
… goditi la fase dei no, eh eh…la treenne l’altro giorno mi ha detto che voleva cambiare mamma. ecco.
Non-sono-ancora-pronta. Ecco, l’ho detto.
Secondo me è colpa del nome. Il mio Davide unenne fa esattamente come il tuo.
Massima solidarietà!
E dire che io l’avevo chiamato così con le più nobili intenzioni: http://unamammagreen.com/2014/01/27/il-nome-di-mio-figlio/
Uff. Noi tapine!