Le mamme italiane hanno fama di essere un pochino – ehm – apprensive. Al di là degli stereotipi, diciamo che molte di noi hanno forse la tendenza a preoccuparsi un po’ troppo. Io, per esempio, a volte ho l’impressione di sentire in qualche parte della mia testa le voci delle mie ave che mi fanno raccomandazioni a raffica (Hai messo la canottiera ai bambini? Avranno mangiato abbastanza? Non farà troppo caldo per stare in spiaggia? E via dicendo). Luoghi comuni o meno, ecco quali sono, secondo me, le 7 cose per cui le mamme italiane si preoccupano senza motivo.
1. Il vento
Che sia scirocco, bora o tramontana, poco importa. Per la mamma italiana media il vento è il male. Latore di malanni più o meno curabili, viene combattuto con ardore a colpi di cappelli di lana, scaldacollo e maglie della salute. Anche in spiaggia a Ferragosto, con 43 gradi sotto l’ombrellone. Perché la mamma italiana lo sa: il famigerato colpo d’aria non guarda certo le previsioni del tempo.
2. I gatti
Comincia tutto dopo il test di gravidanza. Da divinità egizia e cucciolo puffoloso da immortalare su Instagram otto volte al giorno, micio si trasforma, agli occhi della futura mamma, nella bestia del demonio. Perché, come sostengono con inopinabile attendibilità la vicina del piano di sotto, la suocera e pure la commercialista, se non stai attenta ti attacca la toxoplasmosi (anche se lui non l’ha mai contratta), i vermi piatti e pure l’alito cattivo. E una volta nato il pargolo, passerà il tempo a escogitare piani diabolici per “rubargli il fiato”. O se non altro per sfrattarlo dalla carrozzina.
3. I germi
La mamma italiana non sempre conosce la differenza tra un virus e un batterio, ma sa perfettamente come difendere la prole dai “germi”. Trattasi di una categoria tassonomica non ben definita, dalle nefaste proprietà patogene, da annientare a colpi di gel disinfettanti, docce di vapore bollente e salviette imbevute nel Napalm. “Nontoccareamammachecisonoigermi” is the new “non correre, ché sudi”.
4. La denutrizione
Questa, tra le cose per cui le mamme italiane si preoccupano senza motivo, è proprio la madre delle frasi fatte (passatemi il gioco di parole), ma ogni tanto ho l’impressione che molte italiche genitrici siano davvero spaventate dalla prospettiva che il loro pargoletto non mangi abbastanza. Anche se ha 42 anni e un girovita da Guinness (nel senso della birra). Per alcune, in particolare, sembra che il vero discrimine per considerare un pasto completo o meno sia la presenza di un piatto di pastasciutta. Con buona pace del resto dell’umanità che prospera da millenni senza bucatini né cavatelli.
5. Il bagno dopo mangiato
Un tema davvero scottante. Dopo i vaccini, l’allattamento e il gender, le peggiori risse sui social si scatenato proprio su questo argomento. Io non entro nel merito, ma mi limito a constatare che quella delle canoniche tre ore di attesa per la digestione sia un’abitudine tutta italiana. Settemila chilometri di coste, un deserto sconfinato tra l’una e le quattro del pomeriggio.
6. La tosse
Questa, lo confesso, è soprattutto una cosa per cui io mi preoccupo senza motivo, come se un colpo di tosse di troppo fosse l’inevitabile esordio di una polmonite con versamento pleurico. E fortuna che la tubercolosi è stata (quasi) eradicata. Secondo me la colpa è tutta sua: Lady Oscar e quel suo fazzoletto intriso di sangue.
7. Il sudore
Che è un po’ la summa di parecchi dei punti precedenti. Sudare, per la mamma italiana media, equivale al tracciarsi una gigantesca X sulla fronte e gridare all’indirizzo dei germi – e del vento, perché il vero stronzo in fondo è sempre lui – “Hey, sono quiiii! Avanti, colpisci!”. Il sudore è il male supremo, il nemico pubblico mammesco numero uno. La minaccia da esorcizzare a suon di phon da viaggio, canottiere di scorta e asciugamani improvvisati. E meno male che i bimbi, quando sudano, non puzzano.
5 Commenti
Molto azzeccato! 🙂 Soprattutto la psicosi delle correnti d’aria e del vento.
L’unica cosa è che le tre ore di attesa dopo pranzo per fare il bagno mi sembra che non si usino più come quando invece ero piccolo io che erano un mantra, tanto che praticamente al mare si andava solo la mattina. A te sembra invece che sia sempre di moda? 😉
Secondo me non è così superata, come abitudine. 😉
Non vogliamo parlare dei capelli bagnati? Che pure ad agosto la mamma italiana ti fa asciugare i capelli fino alla punta! E invece qui in Francia non ci si asciuga nemmeno d’inverno e in UK non ci sono manco i phon né le prese per i phon personali, troppe pericolose in un luogo come il bagno!
Infatti sono pericolosissimi!
Bellissimo post!!! Noi mamme italiane siamo sempre un passo avanti, eh?
Io coi tempi che corrono aggiungerei un altro tema scottante (per fortuna ho ancora qualche anno di agio): i compiti!