Quando hai a che fare con un figlio neonato, o comunque molto piccolo – magari appena inserito al nido, o che cammina a stento – è difficile ragionare in prospettiva. L’esperienza che stai vivendo è così intensa, nel bene e nel male, che sembra destinata a durare in eterno. In un certo senso, sembra quasi che la tua vita sia sempre stata fatta di notti a singhiozzo, pannolini nauseabondi e raffreddori del venerdì sera. E che debba, di conseguenza, restare per sempre così. E invece non è così che va, e quelle cose che ora ti sembrano aver reso la tua vita una prigione, semplicemente passeranno, così come sono iniziate.
Qualche esempio pratico? Eccoti servita:
1. Farai la doccia da sola
Con calma, senza fretta, senza nessun piccolo intruso a reclamare la tua attenzione, a piangere spalmato all’esterno del box doccia. Potrai depilarti con lentezza, ascoltare la musica e aspettare che il balsamo faccia effetto per tutto il tempo che serve.
2. Ricomincerai a dormire
Anzi, verrà presto il giorno in cui avrai di nuovo bisogno di una sveglia e in cui il “problema” sarà quello si alzarti in orario al mattino. E ti dirò: non è neanche scontato che “la qualità del tuo sonno non sarà mai più quella di prima”. Personalmente, da quando i miei figli non sono più piccolissimi ho ricominciato a dormire come un sasso, come se il mio corpo avesse all’improvviso disattivato il radar che si era acceso quando è nato il mio primogenito, e che per anni mi ha consentito di reagire al minimo vagito o richiamo notturno.
3. Tuo figlio smetterà di ammalarsi di continuo
Tuo figlio imparerà a soffiarsi il naso in modo efficace e, soprattutto, il suo sistema immunitario smetterà di andare in crisi nelle imminenze del weekend. Anche se ora non ti sembra possibile, credimi: passeranno mesi e anni senza dover tirare fuori il termometro, l’aerosol e la Tachipirina.
4. Il lettone si svuoterà
Fidati, se te lo dico io che sono stata una campionessa mondiale di quadruplo cosleeping: verrà il giorno in cui per i tuoi figli sarà del tutto ovvio andare a dormire nel proprio letto, e restarci fino al mattino. E, almeno sulla base della mia personale e duplice esperienza, non dovrai affatto aspettare “la loro maggiore età”, come magari ti ha detto qualcuno provandoti a sentire in colpa. Il tuo letto resterà un rifugio agognato dopo gli incubi dell’alba e nelle notti di temporale, e il teatro perfetto per alti, letture e capriole. Ma smetterai presto, e senza sforzi, di condividerlo con tuo figlio (e magari proverai anche una momentanea nostalgia, ma questo è un altro discorso).
5. Sarà tuo figlio ad aiutare te
Succederà, e forse non ci farai nemmeno troppo caso: all’improvviso, in un futuro niente affatto remoto, in un certo senso si invertiranno i vostri ruoli e sarà tuo figlio a darti una mano: darà il suo contributo nelle faccende di casa, ti aiuterà a caricare la spesa in auto, ti ricorderà un appuntamento o una scadenza di lavoro. Risponderà al telefono per te mentre ti lavi i denti. E allora capirai che lui sta crescendo molto in fretta.
Non voglio mentire: quando tuo figlio crescerà, avrai altri problemi con cui fare i conti. E, in un certo senso, essere sua madre non diventerà mai una condizione “normale” (o almeno è così per me, che davvero non sono capace di farci l’abitudine), ma ti assicuro che molte cose che oggi sembrano ingabbiarti e toglierti il respiro passeranno presto, e la tua vita tornerà a somigliare a quella che facevi prima, e che magari a volte sembra mancarti tanto.
Abbi pazienza, abbi fiducia. Tutto passa, anche quello che ora ti sembra destinato a non cambiare mai.
6 Commenti
Mi dai molto coraggio…sono un neo papà e rivedo nelle tue parole la mia compagna che ha partorito da poco…speriamo bene….
In bocca al lupo!
Crepi il lupo Silvana…e grazie sempre per il tuo blog
Parole sante! Qua siamo a quasi tre anni, la bimba adesso vuole dormire in “sua camera”, mi vuole aiutare nelle faccende, andare in qualunque posto non sembra più essere un delirio. Ripenso alla me dei primi tempi, alla stanchezza, agli attacchi di panico, alla costante idea che la mia vita era finita, con molta tenerezza. Avrei voglia di dare un abbraccio alla me stessa di allora e a tutte le neo mamme.
Grazie Silvana per questo articolo “incoraggiante”.. Io ho una bimba di 10 mesi che si sveglia tantissime volte durante la notte, mentre di giorno non posso fare nulla senza lei in braccio, o attaccata alle mie gambe, o attaccata al seno, se mi allontano di due metri inizia a piangere.. So che è un momento per lei delicato in cui deve abituarsi ad una sempre maggiore indipendenza, so che dovrei godermi questi momenti, che non torneranno e un domani magari li rimpiangerò, ma nel frattempo sono davvero esausta e mi chiedo… QUANDO cambierà un pochino la situazione?
Grazie davvero per le tue parole.
I miei non sono proprio piccolissimi, il primo quattro anni fra due settimane e la seconda un anno e mezzo, ma spesso arrivo a sera senza nemmeno l’energia per lavarmi i denti…