Oman con bambini fai da te: itinerario e consigli di viaggio

by Silvana Santo - Una mamma green
oman con bambini fai da te

In tanti siete stati colpiti dalle nostre foto, dai loro colori e dalla loro luce. In tanti siete stati colti di sorpresa dalla destinazione, che in realtà non è poi così esotica, e di certo è di semplice gestione. In tanti mi avete chiesto qualche dettaglio sul nostro viaggio in Oman con bambini fai da te, e io, che questa terra l’ho incastonata per sempre nel mio cuore, sono davvero felice di accontentarvi.

oman con bambini muscat
Sul perché andare in Oman con i bambini ho già scritto un post (lo trovate qui), in questa sede mi basti elencare brevemente le attrattive di un viaggio itinerante alla scoperta dell’Oman settentrionale: castelli e forti, spiagge, wadi e doline balneabili, tartarughe che nidificano, il deserto con le dune e i dromedari, palmeti attraversati da canali di irrigazione pieni di libellule e pesciolini, i musei di Mascate, i souq colorati e chiassosi, le spiagge punteggiate di palme e fiori. Se la prospettiva vi sembra allettante, eccovi qualche consiglio pratico per organizzare un viaggio in Oman con bambini fai da te.

Oman con bambini fai da te: cose da sapere

oman con bambini fai da te

Il clima dell’Oman settentrionale in inverno è relativamente caldo (24/26 gradi di giorno, una ventina di sera), secco e a tratti leggermente ventilato. Nel complesso direi molto piacevole, anche nel deserto (dove di notte sono utili pile pesanti e cappellini). Si può stare in spiaggia, fare il bagno in piscina e al mare, anche se in alcune spiagge l’acqua è fresca. Per arrivare nella capitale Mascate ci vogliono circa 6/7 ore di volo, e il fuso orario, in inverno, è di sole tre ore in avanti rispetto all’Italia. La cucina locale si basa sulla tipica tradizione araba, ma risente di influenze indiane: riso, pollo, felafel, datteri, pane azzimo, noodles, zuppe e verdure. Si trova anche il pesce, soprattutto lungo la costa. Non mancano hamburger, nuggets e finanche qualche hot dog di pollo. A Mascate ho visto diversi ristoranti di catene internazionali, anche se non ne abbiamo provato la cucina. I supermercati sono molto forniti, anche dei marchi occidentali più famosi. Le condizioni igieniche e di sicurezza sono buone (ma è indispensabile stipulare una buona assicurazione prima di partire, nonché leggere le recensioni degli alloggi prima di prenotare), la viabilità eccellente, le indicazioni stradali sono sempre in inglese, oltre che in arabo (e l’inglese è generalmente parlato e compreso), i prezzi di solito abbordabili, a meno che non decidiate di andare in esclusivi beach club per turisti o nei ristoranti dei resort.

Il nostro itinerario

oman fai da te con i bambini

L’itinerario che abbiamo progettato per il nostro viaggio in Oman con bambini fai da te è stato molto classico e semplice. Decisamente meno “avventuroso” di quello che forse potrebbe sembrare a chi non c’è mai stato. Dalla capitale Mascate, dove siamo rimasti due giorni alternando relax in spiaggia alla visita della città (la Grande Moschea del Sultano Qaboos, visitabile solo entro le 11 del mattino, il souk, la Corniche, la meravigliosa Royal Opera House), siamo partiti per una settimana alla scoperta delle principali località turistiche, escludendo la zona delle montagne per mancanza di tempo. Mascate, o Muscat, è una città grande e moderna, con begli edifici eleganti, lusso senza sfarzi eccessivi, ma anche resti di forti medievali e minareti dalle forme tradizionali e affascinanti. Ci si trova di tutto, inclusi resort all’occidentale, con turiste in bikini e bevande alcoliche (ma nelle spiagge pubbliche, che a me sono piaciute molto, è preferibile coprirsi spalle e cosce: io mi sono trovata molto bene con una maglietta in neoprene e un costume a bermuda da ragazzo). È una città che andrebbe vissuta più a lungo, per assaporarne i mille volti e i contrasti, a cominciare dalle splendide montagne che si tuffano nel mare d’Arabia.

Ecco le altre tappe del nostro viaggio in Oman con bambini fai da te:

Nizwa, con la città storica all’interno delle mura, il bellissimo forte e il souq tradizionale (dove il venerdì mattina presto si tiene un antico mercato del bestiame, a cui noi non abbiamo assistito). Una delle visite più suggestive, a mio parere. Con panorami da Mille e una Notte. Segnalo, a pochi chilometri dalla città vecchia, un bel parco (Falaj Daris, potete cercarlo in Google Maps o nel navigatore) con area giochi, prati e canali pieni di libellule.

nizwa oman con bambini

Bahla, che ospita un altro forte, patrimonio dell’Unesco, e che è stata la base perfetta per visitare il Castello di Jabreen e il paese “fantasma” di Al Hamra, con le sue case di fango diroccate, il palmeto rigoglioso, i falaj (canali di irrigazione) pieni di vita e la casa-museo Bait Al Safah in cui si può assistere alle attività tradizionali e prendere il tè. Questa è forse la tappa in cui è più “semplice” entrare a contatto con la storia omanita e con le tradizioni locali, accolti dalla straordinaria ospitalità di questo popolo.

oman fai da te con bambini

Il deserto delle Wahiba Sands, dove abbiamo trascorso una notte in un campo tendato molto accogliente – l’Arabian Oryx Camp – giocando e passeggiando sulle dune, ammirando il tramonto, facendo un giro in cammello, sorseggiando tè sui tappeti e ascoltando musica araba sotto le stelle. Per me è stata un’esperienza memorabile. L’intensità dei colori, l’esperienza sensoriale (mai provata finora) di quella sabbia, le tracce di vita lasciate da animaletti sulle dune e, soprattutto, una stellata sensazionale. Davvero da pelle d’oca. I bambini si sono divertiti al punto da piangere nell’andare via. Unica nota dolente: i rifiuti sparsi qua e là sulla sabbia, soprattutto bottiglie di plastica. E troppe jeep a fare casino tra le dune.

oman con bambini deserto

Il Wadi Bani Khalid: un complesso di laghi e gole in cui è possibile nuotare circondati da una miriade di pesciolini. Molti gruppi, anche italiani, acqua fredda e bagni (nell’unico ristorante a buffet presente) luridi. Ma il contesto fa superare queste piccole problematiche.

oman con bambini wadi

Sur: una pittoresca città della costa, abitata da pescatori, dove sorgono gli unici cantieri navali in cui ancora si costruiscono (a mano!) i dhow, le tipiche imbarcazioni della penisola arabica. Forse la mia tappa preferita, anche se è difficile scegliere! Pochi stranieri, un tramonto da sogno, una splendida spiaggia piena di conchiglie con una vista indimenticabile sulla Corniche. E poi la visita ai cantieri: un luogo che ho trovato a tratti “letterario”.

oman con bambini sur

La riserva delle tartarughe verdi di Ras Al Jinz, in cui, alla luce delle torce e assistiti da una guida, abbiamo potuto osservare la deposizione delle uova da parte di alcune tartarughe: un’emozione che mai potrò dimenticare. Si deve prenotare con un certo anticipo, le visite alla spiaggia sono possibili solo all’alba o di sera. Una volta lì, si viene divisi in gruppi e c’è da aspettare un po’ finché non arriva il proprio turno. Nell’attesa, si può visitare il piccolo museo sulle tartarughe (a pagamento, con audioguida in inglese inclusa), oppure mangiare qualcosa al (mediocre, per me) ristorante a buffet. Giunto il momento, si procede per circa 20 minuti sulla spiaggia e tra le scogliere, al buio quasi totale, finché non si arriva nella zona di nidificazione delle tartarughe. L’inverno non è la stagione più favorevole, ed è possibile purtroppo mancare l’avvistamento, ma noi abbiamo avuto fortuna. Le tartarughe non possono essere toccate, né fotografate col flash, e non è possibile posizionarsi dal lato della loro testa mentre depongono le uova. Vi assicuro che nel momento in cui mamma tartaruga ha cominciato improvvisamente a scavare nella sabbia per ricoprire il suo nido ho stentato a trattenere le lacrime…

tartarughe oman

Il Bimmah Sinkhole: una dolina carsica piena di acqua turchese in cui è possibile nuotare e tuffarsi. Molto “turistico”, ma comunque d’effetto. Gratuito, e con un bel parco giochi all’esterno (l’acqua a gennaio è abbastanza fresca).

Viaggio in Oman con bambini fai da te: l’organizzazione

I miei consigli pratici per organizzare un viaggio in Oman con bambini fai da te sono di fatto molto simili a quelli che varrebbero per qualsiasi destinazione:

– cercate di acquistare i biglietti aerei il prima possibile, se, come noi, siete costretti a muovervi durante i periodi di altissima stagione. A meno che non troviate offerte clamorose, acquistateli direttamente sul sito della compagnia aerea (noi li abbiamo presi sul sito Lufthansa, ma la tratta intercontinentale era operata da Oman Air).

– per il noleggio auto, potete confrontare le tariffe proposte da diversi operatori, oppure affidarvi a siti come RentalCars. Al momento non è necessaria la patente internazionale. Informatevi bene per la disponibilità e il costo di eventuali seggiolini (noi li abbiamo portati da casa) e integrate il noleggio con un’assicurazione il più possibile cautelativa. Se escludete montagne, deserti e alcuni dei wadi più inaccessibili, non vi occorre assolutamente una 4×4. In realtà, io vi sconsiglio di avventurarvi nel deserto da soli anche se doveste affittare un’auto con quattro ruote motrici, a meno che non abbiate già esperienza di guida sulla sabbia. Noi abbiamo lasciato la nostra macchina all’interno di una stazione di servizio, dove ci ha raggiunto il driver del camping che avevamo prenotato per la nostra notte nel deserto.

oman con bambini viaggio fai da te

– per quanto riguarda gli alloggi, io ho scelto degli appartamenti, per avere più spazio e una cucina a disposizione, ma in questo caso ho preferito delle strutture tipo aparthotel, con una reception aperta 24 ore su 24. Il mio consiglio, inoltre, è di confrontare, quando possibile, le tariffe offerte da portali come Booking con quelle dei siti ufficiali degli alberghi, di scrivere in ogni caso alla struttura per chiarire tutti i dettagli (disposizione dei letti, servizi inclusi, parcheggio, termini di cancellazione etc) e di leggere sempre molte recensioni prima di prenotare. In questo caso, devo dire che ci è andata abbastanza bene: ad eccezione dell’appartamento di Bahla, che non ci ha molto convinto, devo dire che siamo stati soddisfatti dei semplici alloggi in cui abbiamo pernottato nel nostro viaggio in Oman con bambini fai da te.

– stipulate sempre una assicurazione che valga sia per l’assistenza sanitaria (incluso rimpatrio di emergenza) in viaggio, che per lo smarrimento dei bagagli e per l’annullamento del viaggio in caso di malattia. Noi abbiamo da anni una polizza annuale di Columbus, comprata a prezzo scontato grazie a una promo del sito Bimbi e Viaggi, ma esistono sul mercato molte opzioni diverse.

oman settentrionale fai da te bambini

Scrivetemi pure nei commenti, via email o sulla mia pagina Facebook se avete domande o curiosità sul nostro viaggio in Oman con bambini fai da te. Sarò molto lieta di rispondere: l’Oman è una terra ospitale, interessante, luminosa e soprattutto gentile, con una natura sorprendentemente ricca, una storia millenaria, una società in grande evoluzione e un popolo di una ospitalità davvero sensazionale. Raramente la mia famiglia e io ci siamo sentiti altrettanto accolti e benvoluti. L’Oman è una terra in grado di offrire un viaggio pieno di esperienze diverse, declinabile secondo le aspettative, i ritmi e le possibilità di ogni viaggiatore. Può rappresentare, a mio parere, l’occasione preziosa di imparare cose nuove, di scardinare dei pregiudizi, di allargare i propri orizzonti. Che poi, in fondo, è la ragione principale per cui continuare a viaggiare.

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13 Commenti

Come viaggiare di più: risparmiare e viaggiare tanto - Una mamma green 27 Febbraio 2019 - 13:32

[…] può optare per un apart-hotel con servizio di pulizie (noi abbiamo fatto così nel nostro recente viaggio in Oman) e gestire una parte dei pasti con pic-nic e pietanze da asporto. Ci vuole naturalmente un minimo […]

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Deborah 25 Luglio 2019 - 13:54

Ciao Silvana!
una domanda a cui ti chiedo una risposta franchissima visto che l’Oman non scappa…
Secondo te andare a ridosso di Natale con due bimbi di 5 e1/2 e 2 e 1/2 anni è troppo?
Anche in modalità più organizzata e con qualche giorno in un resort magari.
Ti ringrazio molto!
Deborah
http://www.happilysurviving.com

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Silvana - Una mamma green 21 Agosto 2019 - 09:26

Ciao Deborah, sinceramente non credo che possiate avere problemi. Sembra una destinazione “esotica”, ma è tutto davvero molto semplice e tranquillo. Scusa il ritardo con cui ti rispondo!

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anna udine 29 Novembre 2019 - 23:08

Ciao io volevo fare 10 giorni con 2 bambini (4anni e 18 mesi) mi piace molto il tuo itinerario ma volevo vedere le “pozze d’acqua ” nel deserto meno turistiche. Cosa mi consigli? E fare un po’ di mare ma forse é esagerato rispetto ai giorni di permanenza.

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Silvana - Una mamma green 2 Dicembre 2019 - 12:43

Ciao Anna, se per pozze d’acqua intendi i Wadi io di certo sono stata in quello più frequentato, anche da molti turisti. Ma di certo potrai trovarne molti, io ti consiglio il Wadi Shab, ma dipende un po’ dall’itinerario che farete. Per il mare, con 10 giorni a disposizione secondo me non vi conviene volare a sud. Io ti suggerisco di fare un po’ di bagni qua e la come abbiamo fatto noi, se potete aggiungete un’escursione in giornata alle isole Daymaniyat perché il mare dovrebbe essere splendido! Fammi sapere, se ti va!

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Sara 1 Gennaio 2020 - 21:47

Ciao Silvana,
Abbiamo una bimba che farà un anno a febbraio ed il prossimo agosto ( purtroppo le ferie sono in quel periodo) volevamo andare in Oman, come la vedi? Temo temperature troppo hot! In alternativa hai consigli? Noi amiamo il sud est asiatico! Grazie mille sara, luca e andrea

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Silvana - Una mamma green 10 Gennaio 2020 - 15:02

Ciao Sara, secondo me in Oman farebbe davvero troppo caldo! Che altro vi piace?

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Zanzibar con bambini in guest house: consigli pratici - Una mamma green 15 Gennaio 2020 - 14:12

[…] o avventurose. A parte questo, la scelta di andare a Zanzibar è stata fatta sull’onda del bellissimo viaggio in Oman dell’anno precedente: Zanzibar, per l’appunto, è stata a lungo la capitale del […]

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Cosa fare a Zanzibar con bambini (mare a parte) - Una mamma green 7 Febbraio 2020 - 09:10

[…] della Tanzania ha alle spalle una storia complicata e dolorosa. Per decenni, durante e dopo la dominazione omanita, Zanzibar è stata infatti un importante crocevia del mercato degli schiavi provenienti […]

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Sara Saba 4 Maggio 2020 - 21:51

Ciao! Quanti anni avevano i tuoi bimbi? Se tutto va bene noi vorremmo andare a novembre 2021 e il nostro bimbo avrà quasi due anni… Secondo te è fattibile?
Grazie in anticipo

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Silvana - Una mamma green 6 Maggio 2020 - 13:28

Ciao!
Davide aveva quasi 6 anni e Flavia 4 appena compiuti. Secondo me è fattibile senza problemi, purché vi portiate il seggiolino da casa (se avete intenzione di noleggiare la macchina). In alcune località potrebbe non essere scontato trovare molta scelta nei ristoranti (molti piatti sono speziati o piccanti) ma un po’ di riso bianco si trova sempre. E credo anche che l’Oman stesse diventando sempre più turistico, prima della pandemia. In bocca al lupo per il vostro sogno!
PS. novembre non penso sia un buon periodo per la regione di Salalah, nel caso vogliate andare lì magari informatevi bene.

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Benedetta Guerzoni 4 Febbraio 2022 - 13:55

Ciao, vorrei andare per Pasqua ora che hanno riaperto, ti chiedevo per favore come organizzare la notte nel deserto e la visita all area protetta delle Tartarughe. Ho un figlio di 9 anni. Grazie

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Silvana Santo 7 Marzo 2022 - 15:54

Ciao Benedetta, scusa il ritardo. Per l’area protetta delle tartarughe avevo prenotato direttamente con loro, tramite il sito ufficiale: https://www.rasaljinz-turtlereserve.com/en/. Nel deserto abbiamo dormito all’Arabian Oryx Camp, suppongo però che in questi anni siano cambiate molte cose.

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