Abbiamo origine da un guizzo. Da una nuotata più veloce di altre.
E cresciamo nell’acqua. Nell’acqua diventiamo umani, dopo aver attraversato, in una storia amniotica lunga nove mesi, tutti gli stadi dell’evoluzione umana.
Dall’acqua nasciamo, con fatica. Dall’acqua veniamo alla luce, nudi e impreparati a quel primo respiro, che brucia e che ci spalanca i polmoni.
Dell’acqua conserviamo una memoria silente per mesi. Di acqua siamo fatti, gocce microscopiche e preziose che ci danno forma, vita, consistenza. Di acqua è fatto, per la gran parte, il pianeta meraviglioso che chiamiamo casa.
L’acqua è una condizione imprescindibile non solo per il benessere e la sopravvivenza dei singoli, ma per l’esistenza stessa di ogni forma di vita che conosciamo.
Senza l’acqua, semplicemente, non siamo.
Eppure il mondo è pieno di bambini per i quali non è scontato aprire un rubinetto e dissetarsi quando ne hanno bisogno.
Circa tre persone su dieci, pari a più di due miliardi sulla Terra, non hanno accesso all’acqua nella propria abitazione. Di questi, 844 milioni non riescono ad avere accesso nemmeno all’acqua potabile necessaria per il mero sostentamento dell’organismo. Circa sei persone su dieci, pari quindi a quattro miliardi e mezzo di esseri umani, mancano totalmente di servizi igienico-sanitari sicuri. (Dati: Who/Unicef 2017)
Spesso, la scelta è tra la morte e una marcia quotidiana di molti chilometri fino alla prima fonte di acqua potabile (di solito, questo compito spetta a donne e ragazze, se non addirittura bambine, che in molti casi smettono per questo di andare a scuola). Spesso, tragicamente, non esiste neanche questa possibilità.
ActionAid porta avanti diversi progetti per garantire il diritto all’acqua potabile, contrastando l’insorgenza di epidemie, la perdita di terreni coltivabili e l’abbandono scolastico. Dietro questo diritto negato, ci sono storie di persone vere, soprattutto di donne e bambini. Storie come quella raccontata in questo fumetto, realizzato in collaborazione con GUD.
Ciascuno di noi può dare il proprio aiuto grazie all’adozione a distanza, contribuendo a migliorare le condizioni di vita della comunità dove vive il bambino o la bambina e garantendogli/le il diritto all’acqua potabile. Ma anche trattando questo bene che tendiamo a dare per scontato per quello che invece è: una risorsa preziosissima e limitata, un privilegio per cui essere grati, un diritto che è ancora per pochi.
Abbiamo avuto la straordinaria fortuna di nascere in un posto dove l’acqua potabile è di facile accesso per noi e per i nostri figli. Facciamo in modo di condividere questo privilegio con il resto dell’umanità.
1 Commenti
Davvero interessante e pieno di informazioni utili questo post 🙂