Viaggio in Austria con i bambini: 6 cose che ho imparato sul Katschberg

Viaggiare con i bambini – ma anche senza – rappresenta sempre una occasione di crescita e di confronto. Apre la mente a nuovi orizzonti, consente di fare esperienze inedite e di conoscersi meglio. Superando in qualche caso i propri limiti. Un esempio: le 6 cose che ho imparato nel nostro recente viaggio in Austria sul Katschberg, in Carinzia.

I bambini sopravvivono anche senza la canottiera

Anche a 1.600 metri di altezza. Ve lo giuro. Io non ci credevo, all’inizio. Sentivo l’eco delle voci delle mie antenate che mi ammoniva sulle sciagure cui avrei condannato i miei figli innocenti, privandoli dell’armatura invincibile di ogni pargoletto. E invece, nonostante l’escursione termica cui ci ha sottoposto il nostro viaggio in Austria con i bambini – siamo partiti con oltre 35 gradi e uno scirocco bollente, lì c’erano tra i 10 e i 22 gradi nell’arco della giornata – , siamo sopravvissuti tutti senza conseguenze. Vi dirò di più: anche l’asciugacapelli sembrerebbe uno strumento alquanto sopravvalutato. Ma mi riservo di approfondire la questione.

La natura è sempre una buona idea

A volte i bambini piccoli non sono entusiasti, all’idea di una bella scarpinata in montagna o di una esplorazione in natura. Eppure, credetemi: l’importante è partire. Nel momento in cui si troveranno di fronte l’incanto dei boschi, la magia degli animali, i torrenti e i pascoli in fiore, impazziranno di felicità. Se poi li portate a giocare in uno dei parchi gioco di montagna di cui l’Austria è piena, come il Katschhausen  – con casette di legno nascoste tra i boschi, giochi d’acqua, carrucole, corde e scale per arrampicarsi e altre meraviglie del genere – il successo dell’escursione è assicurato. E a voi resterà solo il problema di come convincerli a tornare indietro.

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In montagna preferisco l’albergo

Di solito, in vacanza, noi alloggiamo sempre in appartamento, per tante ragioni diverse: si risparmia, ci sono più spazio e una maggiore privacy, la gestione dei pasti può avvenire in totale autonomia. La montagna, per la mia esperienza, fa eccezione. In questo caso, infatti, preferiamo poter contare su un alloggio che ci offra intrattenimento e spazi al coperto per le lunghe ore pomeridiane dopo le escursioni. Anche perché in montagna il tempo è spesso imprevedibile, le località molto distanti tra loro e le attività giornaliere possono essere stancanti, per i bambini e non solo. Ottimo dunque poter contare su spazi comuni pensati per le famiglie, come una piscina, un’area giochi al coperto o una family Spa. Stavolta, durante il nostro viaggio in Austria con i bambini, siamo stati ospiti del Club Funimation Katschberg della catena Falkensteiner, che da questo punto di vista è risultata una sistemazione perfetta, con tre diverse piscine coperte e riscaldate, una splendida area family per giocare tutti insieme e una ristorazione attenta alle esigenze di grandi e piccoli, tutte cose di cui vi parlerò in un post dedicato. L’importante, a mio parere, è non “seppellirsi” dentro l’albergo, dedicando ogni giorno del tempo alla scoperta del territorio e alla vita all’aria aperta.

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Mangiare al ristorante senza il cellulare è possibile

L’ho raccontato anche sulla mia pagina Facebook: il viaggio in Austria con i bambini mi ha insegnato che liberarsi dalla dipendenza dai vari dispositivi elettronici – e salvare di conseguenza i nostri figli dalla medesima schiavitù – non è impossibile. Lo fanno quotidianamente migliaia di famiglie che hanno forse un diverso approccio all’uso della tecnologia, o semplicemente abitudini un po’ diverse dalle nostre. Il buon senso, e il buon esempio, sono tutto quello che abbiamo per provare a cambiare quello che non ci piace o non ci sembra sano.

La cucina mitteleuropea mi piace da impazzire

Salsicce alla brace, insalata di patate, crauti freschi, spatzle, zuppe calde, bretzel, torta Sacher, canederli e strudel. Il tutto annaffiato da birra bionda appena spillata e litri di succo di mela. Adoro perdutamente la cucina dell’Europa centrale. Ma questo, ora che ci penso, lo sapevo già.

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La Spa per i genitori dovrebbe essere obbligatoria per legge

Scommetto che un decreto sull’obbligatorietà della Spa per i papà e le mamme non susciterebbe alcuna reazione polemica. Anche se si tratta di mostrarsi completamente nudi ad una utenza promiscua e variegata (per me non era la prima volta, per cui è stato relativamente facile). Sauna, bagno turco, vasca di acqua fredda e idromassaggio vista monti, mentre l’altro genitore si diverte coi figli in piscina, sono la cura di quasi tutti i mali del mondo. E per tutto il resto, c’è sempre la Sacher avanzata dal punto precedente.

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4 Commenti

L'angolo di me stessa 13 Luglio 2017 - 15:11

Bella l’Austria, sono state le mie vacanze per anni abitandoci a un’ora scarsa. Tornare con i bimbi è sempre una bella esperienza, anche se ormai ci abito a molto più di un’ora!

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Silvana - Una mamma green 21 Luglio 2017 - 15:44

Anche a me piace davvero tanto, soprattutto l’atmosfera che si respira lassù!

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Nadia 16 Luglio 2017 - 11:27

Cia Silvana, quest’anno andremo anche no in montagna, a Brunico; il mio bimbo compie 2 anni a settembre e tra quei parchi di cui hai parlato ce ne sarebbero adatti alla sua età? Me ne sai indicare alcuni nelle vicinanze di Brunico? Ho guardato su sito ma non ci ho capito molto 😅, comunque grazie per i tuoi articoli sono sempre molto interessanti…

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Silvana - Una mamma green 21 Luglio 2017 - 15:43

Ciao Nadia! Parchi gioco a Brunico non ne conosco, ma sono sicura che anche in quella zona ci saranno moltissime attività interessanti! Questa catena di alberghi però ha una bella struttura proprio lì, non so se ti può servire: https://www.falkensteiner.com/it/hotel/lido

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