Sicura ed efficiente: consigli per una cameretta green

Tratto dalla mia rubrica “Diario di ECOmamma” su La Nuova Ecologia (numero di giugno 2013)

La preparazione del “nido” per Davide è uno dei ricordi più piacevoli della mia gravidanza. Per quanto divertente, però, l’allestimento della cameretta nasconde una seria insidia per la salute dei bambini: il cosiddetto inquinamento indoor, causato da solventi, colle, vernici e altri prodotti utilizzati nell’arredamento e nei rivestimenti, che possono rilasciare Composti organici volatili (Voc in sigla) e altre sostanze dannose. Con qualche accorgimento, comunque, è possibile correre ai ripari. Per evitare che nostro figlio giocasse e riposasse in un ambiente poco salubre, ad esempio, mio marito e io abbiamo utilizzato solo pitture ad acqua per la tinteggiatura della cameretta. Per decorare le pareti, inoltre, abbiamo evitato smalti e vernici potenzialmente tossici, preferendo adesivi murali che abbiamo applicato noi stessi.

Altri interrogativi li ha posti la scelta degli arredi, che oltre a essere talvolta realizzati con materiali non sostenibili, come legname ricavato da specie a rischio di estinzione, possono contenere sostanze chimiche irritanti o addirittura cancerogene, a cominciare dalla formaldeide. In commercio esistono mobili ecologici certificati, ma il budget a nostra disposizione ci ha costretti a ripiegare su un celebre marchio svedese dell’arredamento low-cost (vi viene in mente qualcuno?) che, almeno ufficialmente, non usa formaldeide in collanti e vernici e che dichiara una policy piuttosto rigida per quanto riguarda la tossicità dei materiali impiegati. Per Davide, dunque, mobili a misura di bambino in fibra di betulla e cartone riciclato, tinteggiati con colori neutri e rilassanti (per limitare ulteriormente il rischio di emissione di Voc, infatti, abbiamo optato per arredi laminati, più sicuri dei mobili grezzi).

Per quanto riguarda invece le tappezzerie – tende, biancheria da letto, cuscini -, la scelta è ricaduta su materiali naturali come lino e cotone, rigorosamente in tinte chiare e luminose, e per evitare l’inquinamento elettromagnetico e acustico abbiamo bandito computer e televisore dalla cameretta di Davide. L’isolamento termico è assicurato da persiane e infissi in PVC e da doppi vetri ad alta efficienza, mentre una doppia tenda consente di limitare l’irraggiamento solare durante i pomeriggi estivi (la stanza è esposta a ovest), in modo da limitare il più possibile il ricorso al ventilatore. Altri piccoli accorgimenti per rendere più green la stanza del mio bambino: il lampadario è stato recuperato dalla vecchia cameretta in cui dormivo da piccola, mentre tutte le lampadine utilizzate sono rigorosamente a basso consumo energetico. Ora che la stanza è già piena di giocattoli, poi, siamo sempre equipaggiati con una fornitura di batterie ricaricabili di diversi formati, per fare in modo che Davide non debba mai fare a meno della sua amata altalena musicale!

6 Commenti

Letizia+Michela 28 Giugno 2013 - 10:00

La cameretta di micky è tempestata di principesse adesive e,per ora,arredata con quei mobili svedesi di cui parli tu (residuo della nostra vecchia camera da letto).Ho fatto un paio di cose buone senza nemmeno saperlo!!!!Detto ciò,colgo l’occasione dell’argomento cameretta(forse uscendo un po fuori tema) per consigliarti l’acquisto del box.Io ci ‘butto’ Micky dentro mentre ceniamo (mezz’ora al massimo),circondata dai pupazzi e lei si fa delle grasse giocate!

Reply
Silvana 28 Giugno 2013 - 11:03

Grazie! Prima o poi vengo a vederla, la stanza della tua scimmietta 🙂 Grazie del consiglio, proprio ieri parlavo del box con Emilio. Confesso che mi dà un po’ l’idea di una gabbietta, ma usato a piccole dosi, come fai tu, immagino si riveli molto utile! Noi purtroppo abbiamo grossi limiti di spazio, dovremo industriarci per trovare una soluzione! Voi l’avete messo in cucina? Da qualche giorno comunque Davide resta miracolosamente nel passeggino mentre ceniamo!!

Reply
Letizia+Michela 28 Giugno 2013 - 11:51

Il box ce l’ho in cameretta anche perché,avendo un ambiente unico cucina e soggiorno,sarebbe impossibile tenerlo lì per motivi di spazio.Ma all’occorrenza lo spostiamo perché è facilmente richiudibile e trasportabile.Io la trovo utilissimo perché lì dentro micky rotola,tra un po starà seduta e poi si alzerà senza che vi siano pericoli in giro.E poi si fa delle belle chiacchierate ad altissima voce con o giocattoli e impara anche ad intrattenersi da sola.Insomma,è un acquisto che,se usato con la dovuta moderazione (non ho mai pensato di abbandonare mia figlia là dentro!),trovo stra utilissimo per noi e per loro (senza contare che,dopo mezz’ora di giocate e sgambettate intense,micky crolla e noi possiamo goderci il divano!)

Reply
Silvana 28 Giugno 2013 - 14:20

Potremmo pensare di piazzarlo in cameretta al posto dell’altalena, nella quale ormai Davide non entra quasi più. Solo che a quel punto bisognerà spiegare ad Artù che non è un recinto in cui scatenarsi 😉 Ti racconterò, grazie ancora!

Reply
Mobili in legno e parquet ecologici per salvare le foreste | Una mamma green 10 Luglio 2013 - 06:29

[…] messa in opera. In ballo, infatti, non c’è solo la salubrità degli ambienti e il rischio di inquinamento indoor, ma anche il rispetto delle già bistrattate foreste del Pianeta: chi vorrebbe, infatti, che i […]

Reply
La torre montessoriana: che cos'è e come sceglierla - Una mamma green 9 Dicembre 2019 - 14:12

[…] adottare per aiutare i bambini a essere più autonomi. Per esempio, l’arredamento della cameretta può essere concepito in maniera da semplificare la scelta dei giochi ma anche le operazioni […]

Reply

Lascia un commento