Quei nonni che incontro ogni giorno

Leggo (e sento) spesso di genitori – mamme, per lo più – che si lamentano perché i propri genitori anziani non sono disposti a tenere i nipoti “a tempo pieno”. O perché, avendo accettato, si mostrano troppo permissivi, o accondiscendenti. Leggo spesso proteste di questo genere, e penso a quei nonni, agli uni e agli altri.

Io li incontro ogni giorno, i nonni che hanno accettato un compito così importante, ma anche oneroso. Li incontro per strada, fuori la scuola, al parco giochi. Faccio la vita che fanno molti di loro, io tra le poche mamme che riesce a dedicarsi ai suoi figli fin dalle quattro del pomeriggio. Con la differenza che questi nonni a tempo pieno hanno 30 o 40 anni più di me, e si stanno dedicando ogni giorno non ai propri bambini, mai ai figli dei propri figli. Bambini di una generazione lontanissima dalla propria, con altre abitudini, altri linguaggi, altre abilità e bisogni (falsi o autentici) lontanissimi da quelli che loro avevano quando erano piccoli.

Leggo nei loro occhi l’amore, la dedizione, il senso di responsabilità immenso. La pazienza e la cura. Ma leggo anche la fatica immensa. La difficoltà, l’ansia, l’esasperazione. L’impotenza, qualche volta. Ascolto mio malgrado frammenti di conversazione tra coniugi avviliti, rimproveri inevitabili a bimbi inesauribili, telefonate che sembrano bollettini, saluti sollevati a genitori rientrati dal lavoro. E sono solidale con loro, con tutto il mio cuore.

Non date per scontato che una persona anziana debba automaticamente essere disponibile ad accudire un figlio non suo. Non aspettatevelo, non lo pretendete. Non bollate un eventuale rifiuto come una mancanza d’amore, o di comprensione, o di solidarietà. Perché è un’impresa titanica, che richiede energie fisiche e nervose che a volte neanche un genitore di trent’anni – che quel figlio lo ha voluto e fatto, e di cui ne detiene a pieno titolo la responsabilità – riesce a trovare facilmente dentro di sé. Perché già allevare un figlio proprio è una responsabilità che dà le vertigini, che fa tremare i polsi. Figuriamoci accudire il bambino di un altro, anche se di tuo figlio o di tua figlia. E se invece i nonni accettano di farvi questo regalo immenso, non vi spazientite se concedono troppo o fanno dei compromessi. Vi assicuro, da madre “a tempo pieno” (espressione orribile, capitemi), che fareste altrettanto anche voi.

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3 Commenti

Claudia 17 Maggio 2018 - 14:35

Siccome la penso quasi sempre come te e come te vedo questi nonni e vorrei averne anche solo per qualche ora uno solo xhe mi alleggerisce un minimo, ma purtroppo non li ho (o sono di quelli. che non se la sentono) e ti dico che sei stata troppo gentile con questi genitori che spesso lavorano tanto proprio perché è troppo faticoso stare con i loro figli e gestirli in tutte le loro necessità e preferiscono fare la qualunque dopo il lavoro da soli prima di rientrare e non capiscono minimamente la fortuna che hanno ad avere uno o piu aiuti e non capiranno mai quanto tempo prezioso hanno perso, quante emozioni anno perso e quanto hanno anche forse sbagliato ad avere anche piu di un figlio per il loro enorme egoismo nascosto da tante scuse….scusa se mi sono sfogata su una cosa che troppo spesso taccio dal vivo

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mamma avvocato 21 Maggio 2018 - 10:24

Hai ragione, dovremmo ricordarcelo di più. Io cerco di farlo e di mordermi la lingua, prima di criticare mia madre o i miei suoceri. Certo, non sono tutte rose e fiori e, se non dovessi cercare di tenermi stretta la professione perché ne ho economicamente bisogno, preferire non dovermi rivolgere a loro. Infatti lo faccio il meno possibile ma, quando aiutano, sono loro grata, pur se non agiscono come avrei voluto io.

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abc 1 Giugno 2018 - 12:59

Anche io sono sensibile sul discorso. Penso che il ruolo dei nonni sia diventato da un lato eccessivo, dall’altro sia stato travisato in questi ultimi anni. Non fanno più i nonni ma i baby sitter o i vice genitori. Non è giusto in primis per loro ma anche per i genitori “veri”, i loro figli, che non si prendono, spesso, le loro responsabilità.

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