Lettera a un adolescente qualsiasi

by Silvana Santo - Una mamma green

Sei un adolescente qualsiasi. Quando i nostri passi si incrociano per strada, tu neanche mi vedi. Io, invece, devo sforzarmi tutte le volte di trattenermi dal sorriderti, e ricordare che ho il doppio dei tuoi anni. Non ho alcuna verità da rivelarti, né lezioni di vita da impartire a te e ai tuoi coetanei. Ma alcune cose voglio dirtele, come se le dicessi alla me stessa di quasi 20 anni fa.

Imponi sempre a te stesso un po’ di buon senso e una certa misura nell’agire, ma abbandona ogni prudenza nel sentire. Ama e odia, ridi e piangi, incazzati, godi e trema. Senza ritegno, senza vergogna, senza inibizioni. Mai nella vita riuscirai a vivere con altrettanta intensità, e mai più, in un certo senso, ti sarà concesso di farlo. Emozionati fino a sentirti sopraffatto, esausto, sgomento. Pur senza permettere ai tuoi sentimenti, per quanto possibile, di agire al posto tuo.

Coltiva ogni giorno e con diligenza la preziosa arte della leggerezza, senza mai confonderla con la superficialità. Distingui sempre tra dignità e orgoglio. Tieni a mente che solo la morte, e forse neanche quella, è senza rimedio. Che a volte le persone litigano, e non è la fine del mondo. Che la perfezione non esiste, e se esistesse sarebbe assai noiosa. Che il tempo, di solito, mette a posto le cose che non vanno e che una grassa risata non costa niente, ed è un elisir di giovinezza, felicità e salute.

Attraversa il dolore, quando lo incontrerai. Non sottrarti alla tua sofferenza, non negarla, affrontala con fierezza ma non scappare dinanzi a lei. E soprattutto non permettere mai agli adulti di ridicolizzarla. Lascia che la vita ti strazi, le cicatrici di oggi rappresentano lo scheletro della persona che sarai. Ma ricorda sempre che tra un mese, o tra un decennio, ripenserai al dolore di oggi con serenità, e forse anche con un lieve sorriso.

Non aver paura di aver paura. Non vergognartene. Non esiste un altro istinto più antico e potente, la paura mette al sicuro più uomini di quanti non ne salvi ogni giorno il coraggio più fiero. Ma non lasciare che sia lei a decidere per te. Usala, ascoltala, impara a fidarti dei segnali preziosi che ti lancia e a riconoscere le trappole che ti tende. La vera audacia non consiste nel non avere paura di nulla, ma nel capire quando è il caso di resistere ai propri timori e quando, invece, è più intelligente sottrarsi, scappare, mettersi al riparo.

Prenditi sul serio, trattati bene, difenditi da chi non ti ama. Ma trova sempre un motivo per ridere di te stesso, ricorda che l’autoironia è l’arma più potente che potrai mai sfoderare contro i tuoi nemici, oltre che l’unico antidoto davvero efficace contro l’arroganza e la stupidità.

Fidati di te stesso, ma non prima di esserti messo aspramente in discussione. Incassa le critiche di chi ti vuole bene, con dolore e magari con irritazione, ma con rispetto. Con intelligenza. Cambia idea, se lo ritieni giusto, lascia che la verità sia il tuo faro per sempre. Non lasciare che il giorno tramonti su un litigio ancora irrisolto, il rancore è una cosa da vecchi. Chiedi scusa quando sbagli, sempre. E a volte, ma solo a volte, anche quando sarà stato qualcun altro a sbagliare nei tuoi confronti. Non prendere per oro colato tutto quello che ti dicono tua madre e tuo padre, difendi con loro le tue idee, argomenta, discuti. Ma non dubitare mai del loro amore per te, anche quando sentirai con certezza inossidabile che non possono capirti, e che non ti conoscono.

Permetti al dubbio di consumarti, ma quando arrivi a credere in qualcosa fallo con tutto te stesso. Verrà, in seguito, il tempo del disincanto, del compromesso, del nichilismo. Delle infinite sfumature di grigio. Verrà e, se sarai bravo e fortunato, passerà. Ma questo, per te, è il momento del bianco e del nero, del tutto o niente, del vita o muerte. Credi, ardentemente. E vivi secondo le cose in cui credi, senza sentirti per questo un ingenuo o un idealista.

Leggi più che puoi, qualsiasi cosa. Non esiste un sistema più efficace per vivere centinaia di vite in una. Per dimenticare il dolore più lancinante, dissolvere la noia più ostinata, annientare la solitudine più soffocante. Esorcizzare lo sgomento e la debolezza. Conoscere te stesso e il mondo intorno a te. Leggi e ti scoprirai un mago potente, un uomo libero, una persona migliore.

Sperimenta, ma non mancare di rispetto a te stesso. Chiediti sempre se quello che stai per fare al tuo corpo può avere conseguenze irreversibili.

Preoccupati di quello che succede intorno a te. Conosci il passato, alimenta regolarmente la tua curiosità. Studia, ascolta, confrontati e fatti un’opinione. Permetti a te stesso di sbagliare a modo tuo. Coltiva interesse per chi è diverso da te, viaggia per il mondo – metaforicamente e in senso stretto – con occhi spalancati e mente aperta. Se te lo concederai, scoprirai che la diversità pasce l’anima e migliora il sapore dei propri giorni.

Rispetta il tempo, ma ogni tanto sprecane un po’. È un lusso che presto non potrai più concederti. Circondati di gente che ti fa stare bene, e fai in modo che gli altri stiano bene quando sono in tua compagnia. Cresci nella convinzione che l’amore e l’amicizia durano per sempre, anche se domani dovrai accettare che spesso non è così.

Ama schifosamente, a cominciare da te stesso. Passerai il resto dei tuoi giorni a chiederti se ne sarà valsa la pena, ma alla fine della tua vita, sono pronta a giurartelo, ti risponderai di sì.

 

 

 

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