Cose (vecchie) che ho ritrovato grazie ai miei figli

by Silvana Santo - Una mamma green

L’odore dei trucioli quando rifai la punta alle matite colorate.
Le passeggiate in equilibrio su una corda immaginaria.
Le sorprese assemblate prima di mangiare il cioccolato.
I nasi sfregati.
Le capriole sul letto.
L’imitazione dei pesciolini con la bocca e dei cavalli al galoppo con la lingua che schiocca.
Le favole.
I versi degli animali.
I baci rumorosi.
Le dita macchiate di pennarelli.
Le ombre cinesi.
Ciao ciao con la mano.
Ciao ciao con la mano agli sconosciuti.
Ciao ciao con la mano agli aerei in volo, alla luna, al mare e ai gatti randagi.
I saltelli a piedi uniti.
I pastelli a cera.
Le bocche sporche di cioccolato.
I giochi di prestigio.
La colla stick.
Le palle rimbalzine.
Gli occhi stropicciati per il sonno.

Tutti i grandi sono stati bambini, una volta. E alcuni di essi hanno la fortuna di avere dei figli che glielo ricordano (semicit.).

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2 Commenti

dany 30 Novembre 2015 - 10:51

Cantare con il pugno fingendo che sia un microfono,
Giocare a un-due-tre stella,
I codini e i fiocchi colorati,
I castelli di sabbia,
Costruire con i lego,
Fare le impronte con le mani e la tempera….

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Francesca Bonatti 30 Novembre 2015 - 10:52

Aggiunto alla lista: bubusettete, nascondersi dietro un dito e sorprendersi di come ti hanno trovato 🙂

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