Come mettere il collirio a un bambino di due anni

by Silvana Santo - Una mamma green
come mettere il collirio a un bambino di due anni

Se ti stai chiedendo come mettere il collirio a un bambino di due anni, la situazione in cui ti trovi è semplice: tuo figlio piccolo ha la congiuntivite. Niente di strano, se frequenta uno di quei covi di untori che la gente chiama comunemente “asili” (o scuole primarie, o nidi, o campi estivi, insomma hai capito). Hai provato per un paio di giorni a fingere indifferenza, hai tentato con impacchi di camomilla biologica e acqua di Lourdes, ma la situazione non è migliorata. Anzi. La creatura sembra un gattino randagio e ha appena scambiato il ficus che tieni in soggiorno per la zia Maria. È proprio ora, come ti ha consigliato il pediatra a cui ti sei rivolta in lacrime (e non perché tu sia stata contagiata) di procedere con una terapia farmacologica.

Se a questo punto vuoi sapere come mettere il collirio a un bambino di due anni, ecco come dovresti procedere: Recati in farmacia e acquista una confezione di collirio antibiotico, secondo le indicazioni del dottore. Anzi, comprane due, ché sprecherai ogni volta almeno la metà delle gocce instillate.

Impara a memoria le dosi che ti ha indicato il pediatra. Preparati a raddoppiare queste ultime, perché, come già detto, non tutto il collirio che uscirà dal flaconcino andrà esattamente dove deve andare.

Lavati scrupolosamente le mani e fai un bel respiro.

La prima volta, può funzionare l’effetto sorpresa. Cogli alla sprovvista l’ignaro paziente e, dopo avergli cambiato il pannolino, oppure mentre è ingenuamente disteso prima della nanna, sparagli dritto negli occhi il liquido medicamentoso. Le possibilità di successo sono da considerarsi altissime, ma comunque non superano il 40% dei casi.

Per le somministrazioni successive, non ti illudere. La preda ha ormai fiutato l’inganno, è scaltra e piena di energie. Non sarà facile domarla. Dopo aver disteso tuo figlio su un fasciatoio o altra superficie orizzontale, puoi provare con la tecnica della triplice morsa: con la mano che regge il flacone di collirio, blocca con fermezza entrambe le braccia e la testa del bambino. Con l’altra, intanto, tienigli aperto un occhio alla volta e inserisci le gocce di antibiotico. La visione di qualche vecchio video di Hulk Hogan può aiutare a comprendere la posizione corretta.

Se la triplice morsa si rivela insufficiente e ancora non hai capito come mettere il collirio a un bambino di due anni, prova con la tecnica della pressa dolce: sdraiati delicatamente su tuo figlio, tentando di tenergli relativamente fermi per lo meno gli arti inferiori, e con la mano libera prova a fargli aprire gli occhi. Sono ammessi il solletico e qualche leggero soffio d’aria sul viso.

In caso di fallimento, procedi rapidamente a medicarti le ferite riportate e ad asciugare i litri di collirio disseminati in bagno. A questo punto, chiedi aiuto a chiunque si trovi nei paraggi.

Mentre il tuo partner tenta di immobilizzare l’anguilla impazzita il povero paziente, dedicati con la massima rapidità possibile all’applicazione del collirio. All’inizio mira alle congiuntive. Se non riesci, punta all’intero bulbo oculare, altrimenti vanno bene anche le ciglia o le palpebre. Dopo il quinto tentativo, è considerato accettabile un qualsiasi punto dell’area compresa tra l’osso temporale e le narici, sopracciglia incluse.

In alternativa, puoi sperimentare la tecnica Liquidator: poniti a una distanza di non più di una decina di centimetri dal bimbo affetto da congiuntivite e, approfittando di un momento di distrazione, punta il flacone di collirio ad altezza occhio e schizza. In questo caso le possibilità di successo non superano il 10%, ma il rischio di rimanere gravemente offeso a causa di un pugno o di un morso si abbassa considerevolmente.

Nei casi più disperati, è consigliato riempire la vasca con almeno 25 litri di collirio, e procedere al bagnetto come di consueto. In un modo o nell’altro, due gocce per parte gli dovranno pur finire negli occhi, ecchecà!

NB. questo post non ha alcuna validità di carattere medico-scientifico. Le indicazioni contenute al suo interno puntano solo a sdrammatizzare su una condizione ben nota ai poveri genitori di figli in età prescolare.

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21 Commenti

Lucrezina - Peekaboo Travel Baby 13 Novembre 2014 - 10:28

Quando ricevo le mail di post di blog le archivio per rileggerle in serata con calma ma appena ho letto il titolo di questo non ho resistito e l’ho letto subito! E’ chiaro che io sto vivendo appieno questa fase: la ferma negazione della condizione, il momento in cui mi sono arresa alla realta’ dei fatti e tutti gli stratagemmi per centrare l’occhio (dall’effetto sorpresa alle promesse di ricompensa). Hai proprio ragione meglio sdrammatizzare o forse meglio ancora studiarsi bene tutte le prese di Hukl Hogan! 😉

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Silvana - Una mamma green 13 Novembre 2014 - 11:43

Solidarietà totale. Ti dico solo questo: poi passa!

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tsukina83 13 Novembre 2014 - 11:34

AHAHAHAH….ti do una dritta del mio farmacista figo ( nonchè padre di due bambine)…il TOBRAL esiste anche in pomata e provato sulla nana funziona!!!!!!
congiuntivite risolta in 2 gg!!!!

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Silvana - Una mamma green 13 Novembre 2014 - 11:42

Tu sei un mito! Mi sono chiesta per 7 interminabili giorni perché DIAMINE non facessero una pomata come quelle per i gatti!

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tsukina83 13 Novembre 2014 - 12:57

Avere il farmacista figo e pure padre ha il suo perché…al terzo giorno che mi ha visto disperata ha sfoderato questa perla di saggezza…;)

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lucreziapericolleghi 13 Novembre 2014 - 11:51

Questi sono i momenti in cui ti chiedi perchè noi esseri umani non abbiamo 12 braccia e 24 mani……cmq io devo ringraziare il Tobral perché solo così, mentre mia figlia era impegnata ad urlare, ho scoperto che sta mettendo i secondi molari….e sono riuscita a dare una spiegazione al perché, ultimamente, sia diventata un Balrog….

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Silvana - Una mamma green 13 Novembre 2014 - 14:05

Per la serie “Non tutti i mali vengono per nuocere”… Come va ora?

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mira 13 Novembre 2014 - 11:55

Io uso la seguente tecnica: sdraio la piccola tarantola(esemplare maschio di due anni che veste quattro) salgo sul letto e con le mie gambe blocco le sue gambe e braccia e poi si tenta il centro!

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Silvana - Una mamma green 13 Novembre 2014 - 14:04

Una variante della pressa 😉 Grazie per la dritta.

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Eleuti Ielpo 13 Novembre 2014 - 19:02

c’è anche un post su come far ingoiare a tachipirina in gocce a bambini di 6 msi? 🙁

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Silvana - Una mamma green 14 Novembre 2014 - 13:12

Se mangia la frutta puoi provare a mischiarla…

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viviana 13 Novembre 2014 - 22:25

Ahahahahah ma io lacrimo!!!! ! Ahahahahah povere noi!

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Silvana - Una mamma green 14 Novembre 2014 - 13:11

E pensa all’adolescenza!

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elena 14 Novembre 2014 - 09:37

Io avvolgevo le braccia con un asciugamano lo sdraiavo con me a cavalcioni (beccavo calci e ginocchiate nel sedere) e poi cercavo di fare centro!!!
E mi ripetevo “è per il suo bene”…..

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Silvana - Una mamma green 14 Novembre 2014 - 13:05

Povere noi! 😉

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elena 16 Novembre 2014 - 21:35

Ora ha quasi 7 anni e …. tutto sommato é abbastanza collaborativo…quindi coraggio pian piano passa….senza traumi infantili sembra…. 😉

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Lia Mazzola 15 Novembre 2014 - 22:48

La maestra della piccola treenne: santa subito. Mi ha detto: portalo a me e ci pensiamo noi…! Mi hanno riferito che il momento del collirio era diventato un momento di gioco per tutta la classe.

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Ceraunavodka 8 Gennaio 2015 - 14:50

però vi assicuro che con la crema la situazione non migliora!

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Manuela 21 Dicembre 2015 - 12:02

io ho combinato più tecniche …la prima “involtino primavera” lo avvolgo nel telo per il bagnetto così le sue potenti armi (i 4 arti) sono bloccate, la seconda prevede di chiamare il marito che ha il compito di tenergli aperta la palpebra e la testa, la terza snebbiarsi la vista..causa pianto in preda ai miei sensi di colpa e finalmente mettere mezza goccia di collirio..forse in fronte!

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locandadegliartisti 25 Maggio 2016 - 17:07

ahahahaha sei fortissima!!!

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ilaria 15 Maggio 2017 - 14:36

Mentre dorme. Apri un po occhio e zac collirio!!!

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