Canto di Natale

by Silvana Santo - Una mamma green

Il Fantasma dei Natali passati da tanto parla con la voce di persone amate che non ci sono più. Sussurra e ride, mi chiama a gran voce con tutti i vezzeggiativi della mia infanzia. Racconta di desideri realizzati e di altri che rimarranno per sempre nel limbo dei sogni, di vacanze agognate per settimane e poi trascorse ad aspettare che finlmente finissero. Di tradizioni capovolte e liturgie alternative. Di indagini poliziesche per appurare l’esistenza di Babbo Natale, di giornate vestite a festa e di un tavolo destinato a bambini al quale io non ho mai visto sedersi nessuno sotto i 40 anni.
Profuma di incenso e di infanzia. Di cose buone e di futuro da scrivere.

Il Fantasma dei Natali passati da poco ha nello sguardo – tutt’altro che spettrale -il guizzo giovanile della libertà. Risuona di chiacchiere e di calici tintinnanti, è caldo di abbracci e lana cotta e vino caldo. Arde di fede e trema di dubbio. Brucia d’amore e ansima di paura. Ha il volto mutevole di tante persone, della famiglia che uno si sceglie, per amarla quanto (o più) quella che ti è data in sorte quando vieni al mondo. Canta le stesse canzoni con molte voci diverse, racconta storie di viaggi e sbornie, di vecchie automobili e notti che non finivano mai. Di giochi da tavolo e pandori da pizzicare con le dita.
Odora di possibilità e di passione. Di tabacco e di freddo che tempra.

Il Fantasma dei Natali presenti barcolla sotto il peso delle convenzioni e degli obblighi sociali. Consegna strenne banali, formula auguri stereotipati, si annoia con discorsi sempre uguali a se stessi. Ingrassa mangiando cibo che non nutre, spende soldi in cose che in realtà nessuno desidera. Si sforza di fingere, improvvisa un trasporto che non esiste, evita accuratmente domande a cui non saprebbe rispondere.
Olezza di ipocrisia e di clichè, di noia e di solitudine.

Il Fantasma dei Natali futuri riflette luci e stelle in quattro piccoli occhi nocciola. Promette domande a cui dare risposte, favole da raccontare e verità da rivelare. Annuncia tradizioni da sovvertire e nuovi riti da inaugurare, aerei da prendere, canzoni da cantare, voci straniere da ascoltare. Nuove ricette da assaggiare, farisei da scandalizzare, ricordi da costruire. Compromessi da mandar giù con un bicchiere di vino frizzante.
Profuma di maturità e certezze. Di neve, di mare e di libertà

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2 Commenti

moglieparttime 19 Dicembre 2014 - 17:41

Che bello il fantasma dei Natali futuri…

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Mamma avvocato 20 Dicembre 2014 - 16:28

Il fantasma dei natali passati da poco e quello dei natali futuri hanno in comune l’amore scelto è un pizzico di libertà. E sono i più belli.
Il mio Natale presente somiglia per metà al tuo, per metà, invece, quella dedicata agli amici, profuma di cose semplici e gesti spontanei.
Fai sii che il futuro sia adesso, il più possibile!

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