L’amore che arriva, se lo sai aspettare

Quando è nata mia figlia, suo fratello non aveva ancora due anni (li avrebbe compiuti esattamente tre mesi dopo). Non dimenticherò mai il primo sguardo che le ha scoccato mentre suo padre la portava in casa per la prima volta. Uno sguardo disturbato, oserei dire disgustato, come di fronte a uno spettacolo davvero nauseante. Per settimane, dopo quel primo incontro, Davide si è comportato semplicemente come se fosse ancora un figlio unico. Nessuna curiosità nei confronti di sua sorella, nessun tipo di interesse o interazione. Anzi. Evitava con zelo ogni contatto, e se per caso si trovava a sfiorarla accidentalmente, si ritraeva fulmineo, come scottato da un oggetto rovente. Flavia, intanto, mostrava precocissimi sintomi di innamoramento da sorella minore, incantata da qualsiasi movimento di quel fratello così indifferente.

Ricordo bene il mio sgomento, da figlia unica del tutto impreparata a gestire le dinamiche tra fratelli. La sensazione di non fare abbastanza per alimentare il loro rapporto, la paura di aver causato una sofferenza al mio primogenito. L’ansia, nei momenti peggiori, di aver commesso un madornale errore di valutazione nel fare un secondo figlio. Poi, un mattino di maggio, una richiesta improvvisa, direi addirittura insperata: “Iaia! Iaia!”. Davide chiedeva di Flavia, voleva che lo portassi da lei, che giocava ignara nella sua palestrina. Il primo sguardo, il primo sorriso. La mia pelle d’oca.

Da allora sono passati quasi due anni. Davide non ricorda più di essere stato al mondo senza aver avuto una sorella. Resta perplesso di fronte alle foto dei suoi primissimi anni di vita, incredulo al cospetto della sua esistenza priva di Flavia e prima di Flavia. Separarli, anche solo per qualche ora, o per il famoso “tempo esclusivo” che tutti consigliano di dedicare a un figlio e all’altro, è quasi sempre un’impresa. E soprattutto, il primogenito passerebbe ore interminabili a tenere per mano sua sorella, ad abbracciarla, a soffocarla di baci. Tanto che è Flavia, adesso, che spesso si sottrae senza troppe cerimonie.

Se due anni fa mi avessero detto che un giorno mi sarei trovata a dover mediare tra l’affetto esuberante di lui e la deludente ritrosia di lei, non ci avrei mai creduto. Eppure, è esattamente questo che succede ogni tanto in casa nostra (anche perché vorrei che mio figlio imparasse da subito che se una persona non gradisce un bacio o una carezza, tu devi rispettare la sua volontà).

L’altro giorno stavo preparando da mangiare al gatto mentre i miei figli giocavano in cameretta. Flavia deve aver battuto la mano contro qualcosa, perché le ho sentito dire “Ahia, mi sono fatta male”. Subito dopo mi è giunta alle orecchie la risposta tranquilla del fratello: “Non ti preoccupare, adesso ti dò un bacino”. E poi, immediate, voci di gioco e di ristabilita normalità. Ho dovuto asciugarmi gli occhi, perché Artù non mangiasse pappa e sale. Il sale delle mie lacrime di commozione e di immensa tenerezza.

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9 Commenti

Guglielmo 22 Marzo 2017 - 14:39

Quanto ti capisco! L’unione delle mie due figlie mi ha sempre donato gioia e commozione. È sempre stata qualcosa che ho incoraggiato e da cui ho tratto conforto: a volte il pomeriggio mi piace assopirmi sentendo loro nell’altra stanza che chiacchierano o giocano.
Mi dona sempre una grande serenità 😊

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nimerya 22 Marzo 2017 - 14:43

E le lacrime che mi hai fatto versare te, con questo post chi me le asciuga? 😀

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L'angolo di me stessa 22 Marzo 2017 - 14:48

Il legame e le dinamiche tra fratelli sono meravigliose!

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happilysurviving.wordpress.com 22 Marzo 2017 - 15:33

Sono in ospedale per partorire la mia secondo genita…con la preoccupazione di come reagirà Giulio il treenne. Queste tue parole sono una manna dal cielo e i miei ormoni già scossi ti ringraziano…
Un abbraccio
http://Www.happilysurviving.com

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Priscilla 22 Marzo 2017 - 18:51

I bambini sanno sempre sorprenderci….

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Lauta 22 Marzo 2017 - 19:31

Come sempre colpisci al cuore
Io come te figlia unica
Ed io come te mamma di Pietro 4 anni e benedetta 2
Pietro però si è innamorato di lei da subito e tutt’ora mi commuovono alle lacrime le loro coccole e i loro abbracci
È stato tutto naturale, niente è stato calcolato
L’amore fra di loro è nato così, come spesso (ma non sempre)
succede tra fratelli
Quando lo vedo me li immagino tra vent’anni, sempre così complici e uniti
Illusa? Spero di no
Mi è mancato tanto un fratello e sono felice di aver fatto questo grande regalo a loro due

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nia 22 Marzo 2017 - 21:53

Che amori!! Per i miei quel momento deve ancora arrivare. Si alleano solo con mamma veramente incazzata

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IsaQ 23 Marzo 2017 - 09:27

I miei due ometti hanno quattro anni di differenza. Inizialmente il grande era incuriosito dal piccolino ma geloso.abbiamo fatto di tutto per stemperare la gelosia. ora dopo due anni il grande ogni tanto ha ancora qualche crisi di gelosia (sopratutto quando lo sgrido per qualche marachella) ma solitamente è un fratello maggiore amorevole. è il piccolo che un teppista un pò grezzotto che spesso gli fa male…e lui cerca di trattenersi perchè sa che è + piccino.si cercano in continuazione quando non sono insieme. sono tremendi e fantastici al tempo stesso…

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guglielmomagri 24 Marzo 2017 - 16:20

Ti capisco molto……
Anche a me vedere l’unione fra le mie due figlie mi ha sempre donato una immensa gioia e serenità. A volte mi piace assopirmi il pomeriggio e sentirle chiacchierare e giocare nell’altra stanza: è qualcosa che mi da tanta tranquillità e soddisfazione 🙂

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