10 cose che non dimenticherò mai della gravidanza

Sono stata incinta due volte. Due gravidanze perfette, senza sintomi pesanti o problemi particolari. Due gravidanze di cui ricorderò per sempre la sensazione di “essere abitata” e impegnata nella letterale costruzione di un essere umano. Di avere due cuori, due cervelli, due anime. Ma anche una serie di piccole cose, belle e brutte, tenerissime o molto sgradevoli. Ecco dunque le 10 cose che non dimenticherò mai della gravidanza.

1. La sensazione di non essere mai sola

È la cosa che ho amato di più dell’essere incinta. Avere sempre qualcuno con me, anzi: dentro di me. Una moratoria improvvisa e temporanea della mia atavica paura della solitudine. Un pensiero che mi dava forza e tranquillità, anche nei momenti più duri.

2. Il sonno mortifero

Che mai avevo provato prima (ad eccezione, forse, di qualche lezione universitaria di chimica organica alle otto del mattino) e che mai avrei provato dopo. Neanche nel delirio post partum delle poppate infinite e delle notti inesistenti. Tra tutti i sintomi della gravidanza, il sonno dei primi mesi è quello come ricordo come il più intenso e irresistibile. Una specie di narcolessia, una condizione alla quale è impossibile sottrarsi. Una specie di mano gigantesca che ti si cala sulle palpebre, una ninna nanna incessante dentro la tua testa ovattata.

3. La paura

Del parto. Ma soprattutto di quello che sarebbe accaduto dopo. Il timore di non essere all’altezza, di perdere troppe cose della mia vita “di prima”. Di soffrire e far soffrire. Durante la seconda gravidanza, la preoccupazione di non bastare a entrambi i miei figli e di non essere in grado di amarli come avrei dovuto.

4. Il peso dolce del gatto sul mio ventre

In barba alle remore ingiustificate di chi temeva per la mia salute. Mi piace pensare che i miei figli potessero percepire le fusa dall’interno. Che abbiano imparato a conoscere il loro fratello quadrupede fin da prima di nascere. Per questo, tra le cose che non dimenticherò della gravidanza, c’è sicuramente la sensazione tiepida di Artù addormentato sul mio petto, con le zampe appoggiate al mio pancione.

5. La voglia di birra

Destinata a farmi compagnia, pur con qualche strappo alla regola, anche nei lunghi anni di allattamento che sarebbero seguiti (ma adesso sto recuperando con gli interessi).

6. L’impennata della libido

Il più piacevole, senza ombra di dubbio, tra i sintomi della gravidanza. Forse l’unica cosa che potrebbe convincere il papà a fare un terzo figlio, a pensarci bene. Ma solo se decidesse di non tener conto del tracollo temporaneo che è seguito entrambe le volte durante il puerperio!

7. Le contrazioni

Perché è vero che il dolore del travaglio si dimentica. Ma ti resta il ricordo di averlo provato. Io, in particolare, non dimentico la sensazione che mi investiva subito prima dell’arrivo di ogni contrazione. L’attesa del dolore, che era essa stessa dolore. E poi il suono ritmico del tracciato, la grande palla su cui travagliare, le luci al neon e i miei calzini sotto la camicia da notte. La compagna di stanza che mi chiedeva perché mai non urlassi dal dolore.

8. Le domande invadenti

Poste con innocenza, se non proprio con affetto. Ma che per me, in quel momento così delicato e complesso, erano semplicemente oltraggiose. I commenti sulla pancia, l’interrogatorio sui sintomi, il paragone con le gravidanze altrui. Le richieste e i suggerimenti su quello che sarebbe accaduto dopo il parto. Piccole cose, capaci però di generare ansia, fastidio e fantasmi contro i quali, forse, combatterò tutta la vita.

9. L’odore del disinfettante

Con cui ero costretta a pulire la verdura che avrei mangiato cruda. Un fastidio e una perdita di tempo. Tanto che dopo il parto mi sono sempre guardata dal disinfettare indumenti, giocattoli e superfici varie.

10. La pelle e le unghie

Che per la prima volta in vita mia erano sane e forti. Perché nonostante l’ansia e lo stress, quando ero incinta le mani non me le rosicchiavo mai.

Post in collaborazione con lunastorta.it.

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5 Commenti

IsaQ 12 Aprile 2017 - 15:26

Io due gravidanze finite bene e tre aborti spontanei, in tutti e cinque i casi insonnia per 9 mesi. A me gli ormoni della gravidanza toglievano il sonno. La notte in cui ho dormito di +, è stata una in cui ho riposato per quattro ore (altrimenti ache 3 per notte). Le contrazioni non le ho dimenticate. Non ci pensi, magari, ma quel dolore lancinante non puoi dimenticarlo….

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L'angolo di me stessa 12 Aprile 2017 - 15:46

Anche io impennata della libido, ma marito che invece niente, non c’era verso, più c’era pancione, più si defilava, mannaggia a lui!! Mi rifacevo nei lunghi sogni erotici notturni!!!!
Invece le unghie forti niente, nemmeno in gravidanza 🙁

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happilysurviving.wordpress.com 12 Aprile 2017 - 15:55

Spero anche io di non dimenticare mai le mie gravidanze…bellissime e impegnative allo stesso tempo…vulcanica la prima e poco documentata la seconda…Ma mi mancano tanto ed è bellissimo averle provate e vederne i risultati ogni giorno!
bacioni
http://www.happilysurviving.com

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mina 14 Aprile 2017 - 11:51

Mamma mia il sonno mortifero dei primi mesi anche io non lo dimenticherò mai! Arrivavo a casa dal lavoro e, tempo netto 3 secondi, svenivo sul divano. E anche io mi tenevo le gatte sulla pancia, o di fianco per far sentire le fusa a mio figlio.

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eb 14 Aprile 2017 - 16:18

Con la mia pupa che dorme sul divano, a pochi passi da me, mi ha fatto sorridere leggere questo post. Ecco la mia lista:
1. quoto: il sonno.
2. La gioia di parlare a “qualcuno” senza sentirmi la solita pazza che parla da sola.
3. Gli ultimi giorni, quando ormai tutti fremevano e mi scrivevano ogni 5 minuti per sapere se era nata e io, al limite della sopportazione, pensavo: “Sì, è nata da un mese ma io sono perfida e non lo dico a nessuno!”. Ah, com’ero acida!
4. La sindrome da nido: non so voi, ma gli ultimi mesi, complici dei lavori in casa, ho avuto l’ossessione si inscatolare, catalogare e ordinare tutto. Pare sia colpa dell’ossitocina…
5. I rimedi anti-nausa, che puntualmente mi facevano venire ancora più nausea
6. Saltare la fila al supermercato nelle casse dedicate. Parliamone, ma che bello è?
7. Gente estranea che ti parla, tipo il vecchietto in bicicletta che sentì il bisogno di dirmi “È maschio”, quando io già sapevo sarebbe stata femmina
8. Sentire e vedere la pancia che si muove, l’impressione di avere un Alien dentro di me (sì, prima di sapere che fosse femmina, è stata chiamata amorevolente Alien)
9. L’ansia. Quella dettata dalla prima gravidanza e quindi i mille dubbi, tipo: ma perché esistono body e tutine coi piedi? Quando si usa l’ovetto? Che diamine è una navicella?
10. quoto: i gatti sulla pancia 😀
Ciao,
Mela
http://lamelaeilsonaglietto.wordpress.com/

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