10 cose che odio del Natale

by Silvana Santo - Una mamma green

Gli spot commerciali anni 80
Faccio già fatica a capire che non riescano a inventarsi qualcosa di nuovo rispetto a Emiglio il meglio e il Crystal Ball, ma almeno le pubblicità potevano rifarle in HD e con un doppiatore tuttora vivente.

Il traffico
Possibile che nell’era Amazon la gente abbia ancora bisogno di passare l’intero mese di dicembre chiusa dentro un’auto?

Le pellicce
Mangio la carne, per cui forse non dovrei nemmeno parlare della faccenda “morale”. Allora ne faccio una questione puramente estetica: tra il riscaldamento globale (all’Immacolata da queste parti sembrava maggio) e i tessuti tecnici che si sono inventati negli ultimi 20 anni, è davvero necessario conciarsi come John Snow che esce per pattugliare la Barriera?

La scatola del Sinco
Io non so se questa simil-tombola esista anche dalle vostre parti. Ma qui, intorno al 10/11 dicembre, la espongono immancabilmente nelle vetrine delle tabaccherie e dei negozi di articoli da regalo un pochino sfigati. E la foto sulla confezione è questa. Da almeno trent’anni. Devo aggiungere altro?

I led isterici
Passi, forse forse, l’americanizzazione luminosa delle nostre città. Si tratta di poche settimane, alla gente piace, crea posti di lavoro eccetera eccetera. Ma i led azzurri che sparano flash alla velocità di una mitraglia sono un’arma non convenzionale. Molesti appena meno dei biglietti di auguri con la musica incorporata.

I film con Babbo Natale
Babbo Natale, ho già avuto occasione di scriverlo, è magico, e non si vede. E ha un sacco di lavoro da fare, figuriamoci se può mettersi a girare pellicole con le strade piene di vapore e altri effetti speciali da quattro soldi.

Le basi midi natalizie
Tin tin tin tin tì, ti ri tin tin tin ti tì…

I mercatini di Natale fuori contesto
Io i mercati natalizi li adoro, e da ben prima che andassero tanto di moda. Ma a Berlino, a Bolzano e a Vienna. Col freddo rigido, il vino caldo, il profumo delle spezie e l’artigianato locale. Le bancarelle prefabbricate (piene di quei led assassini) che propinano addobbi made in China e giocattoli di plastica scadente mi deprimono almeno quanto le piste di pattinaggio mezzo squagliate per il troppo caldo. A certe latitudini, per come la vedo io, una mostra di presepi suona decisamente più autentica ed appropriata.

Valerio Scanu sulla confezione del pandoro
Solo una domanda: ma perché mai la presenza di Valerio Scanu dovrebbe invogliare qualcuno a comprare un panettone? Per l’inconscia speranza di riuscire a far l’amore in tutti i luoghi e da tutti i lati almeno la notte di Natale?

La gente vestita da renna Rudolph
Che fa ciao ciao con la manona di poliestere peloso mentre gli si afflosciano le corna sulla testa (e manco gli si illumina il naso, per dirla tutta).

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3 Commenti

Mamma Avvocato 14 Dicembre 2015 - 12:19

Chi è Valerio Scanu ? Non lo conosco e, comunque, sui panettoni che ho visto in giro io non c’è!
Neppure quella specie di Tombola, per fortuna, l’ho vista in giro.
Concordo con led azzurri e mercatini di Natale fuori contesto, che poi non vendono neppure addobbi natalizi!
Invece le suonerie natalizie non mi dispiacciono.
Quanto al traffico, lo detesto sempre.
Concordo in toto con le pelliccie, indossate solo per scena, anche se è mezzogiorno e ci sono 10 gradi al sole!!!

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The Fashion Cat 15 Dicembre 2015 - 14:24

OMG la tombola che dici tu non l’ho mai vista dalle mie parti (e meno male!)… in compenso le lucine azzurre le vieterei a prescindere, anche per i negozi e tutto l’anno: in lontananza sembrano le luci delle volanti della polizia e ogni volta è un tentato infarto XD

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Alessandra 23 Dicembre 2019 - 12:23

C’è le ho (quasi) tutte. Mi mancano le pubblicità anni 80 (non viste) e il tipo Valerio che non ho idea di chi sia :-D.

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